01 Agosto 2022, 13:34
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ROMA – Covid, in Sicilia reparti ordinari ancora sopra la soglia di allerta del 15%: il dato aggiornato è del 25%.
Mentre in Italia cala di un punto, tornando al 16%, la percentuale di posti nei reparti ordinari occupati per Covid-19, in 14 regioni è stata superata la soglia d’allerta del 15%: Umbria (39%), Valle d’Aosta (30%), Calabria (31%), Basilicata (21%), Liguria (29%), Sicilia (25%), Friuli Venezia Giulia (23%), Marche (22%), Abruzzo (al 21%), Emilia Romagna (19%), Puglia (18%), Lazio (17%), Campania e Pa Trento (16%). Questa la rilevazione dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) sui dati del 31 luglio.
La percentuale di posti nei reparti ospedalieri di area medica (o non critica) occupati da pazienti Covid cresce in 5 regioni: Abruzzo (al 21%), Liguria (29%), Marche (22%), Molise (13%), Pa Trento (16%). Cala in 6: Basilicata (21%), Calabria (31%), Toscana (13%), Umbria (39%), Valle d’Aosta (30%) e Veneto (12%). La percentuale è stabile in 10 regioni: Campania (16%), Emilia Romagna (19%), Friuli Venezia Giulia (23%), Lazio (17%), Lombardia (14%), Pa Bolzano (15%), Piemonte (8%), Puglia (18%), Sardegna (11%), Sicilia (25%). L’occupazione dei posti nelle terapie intensive da parte di pazienti con Covid-19 cresce in 4 regioni: Abruzzo (al 7%), Calabria (8%), Emilia Romagna (6%), Liguria (5%). Cala in 2: Sicilia (6%) e Toscana (4%). E’ stabile in 14 regioni o province autonome: Basilicata (4%), Campania (4%), Friuli Venezia Giulia (4%), Lazio (7%), Lombardia (3%), Marche (2%), Molise (3%) Pa Bolzano (2%), Pa Trento (2%), Piemonte (2%), Puglia (4%), Sardegna (7%), Umbria (8%), Veneto (2%). In Valle d’Aosta (0%), la variazione non è disponibile.
“Direi che siamo al vertice della curva di crescita” dei casi di Covid-19 “forse in una fase di stasi ma la prossima settimana, sperabilmente avremo una decrescita. Purtroppo abbiamo imparato che i parametri più brutti, in particolare quello della mortalità, sono sempre in ritardo di una quindicina di giorni, e in proposito voglio sottolineare il fatto che questo dato ribadisce che il virus c’entra con queste morti, laddove molti negazionisti sostengono che sono persone morte ‘con Covid’ e non ‘per Covid’. Se fossero morti ‘con Covid’ non avremmo dovuto vedere un ritardo casi-morti, che è invece evidente”. Così all’Adnkronos Salute il virologo dell’università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco.
Cosa dobbiamo aspettarci per i giorni a venire? “Il mese di agosto – risponde l’esperto – va verso il meglio. Era ovvio che la nuova variante” BA.2.75, il sottolignaggio di Omicron 2 ribattezzato dai social ‘Centaurus’ “arrivasse anche in Italia per le sue caratteristiche di diffusività, e come abbiamo visto anche per Omicron – spiega – potrebbe essere protagonista di una ondata successiva nel prossimo futuro. Ciò conferma l’andamento a onde, come quelle prodotte da un sasso in un stagno – ricorda Pregliasco -. Spero comunque che la capacità protettiva determinata dalla vaccinazione, dalla necessaria rivaccinazione non ampli troppo il numero dei soggetti suscettibili e le onde siano a digradare”. Dunque a Ferragosto “respiriamo un po’ ma – ammonisce – non abbassiamo la guardia perché il virus continua a circolare”.
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01 Agosto 2022, 13:34