18 Febbraio 2022, 13:16
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Il bollettino delle ultime ventiquattro ore non è stato reso ufficiale, ma siamo in grado di pubblicare un’anticipazione, grazie al dottore Renato Costa, commissario per l’emergenza Covid dell’area metropolitana di Palermo: “La Sicilia oggi scende sotto i cento ricoverati in terapia intensiva. Siamo a novantasette, meno otto complessivamente. E abbiamo trentanove ricoverati in un reparto ordinario che sono tornati a casa. Sono segnali concreti di speranza, in mezzo a tanta sofferenza che c’è ancora e a una battaglia che stiamo sempre combattendo”.
Speranza, una parola che è bello sentire pronunciare. Speranza con la prudenza. Speranza con la cautela. Ma speranza di vivere una stagione che cominci a portarci fuori dall’incubo, almeno per un po’. E dunque attenzione. Come scrive il Dasoe (leggi qui): “Si conferma pertanto una situazione epidemica acuta nella settimana di monitoraggio trascorsa con una incidenza settimanale stabile e senza ancora una chiara flessione”. Ma la diminuzione della pressione sugli ospedali va nel senso di un sollievo che potrebbe diventare una tendenza sempre più confermata.
Il professore Nino Cartabellotta, che con la sua Fondazione Gimbe sta offrendo una puntuale radiografia pandemica, ha scritto su Facebook: “Possiamo guardare al futuro con ragionevole ottimismo, ma il virus è stagionale e serve (ORA) una strategia il prossimo autunno-inverno”. C’è ancora tanto da fare, ma un sentiero migliore sembra tracciato. Anche le nostre ultime cronache, nel rispetto del dolore di chi combatte la sua battaglia, raccontano di una situazione più leggera nei reparti e nelle rianimazioni (leggi qui).
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18 Febbraio 2022, 13:16