Sicilia sull’orlo del baratro | I politici? Un passo avanti…

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21 Settembre 2019, 11:37

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“La Sicilia è un’isola, non vorrei esagerare, sull’orlo di un suicidio: quindi se non si fa qualcosa di straordinario viene fuori un problema enorme”. Parole di Silvio Berlusconi. Ma lui che c’entra, mischino… Ha solo preso una barca di voti a suo tempo. Che poteva fare e che può fare ora che la barca, appunto, affonda?

Sbotta Gianfranco Miccichè, presidente dell’Ars: “Tutti sanno, pure i commessi, che nei giorni scorsi mi sono arrabbiato moltissimo. Il governo ha voluto fare passare l’idea che il collegato fosse il frutto esclusivamente del Parlamento. E non è vero. Ho raccolto documenti e atti che dicono tutt’altro. Mi dispiace che Musumeci si sia fatto convincere di questa tesi, e abbia voluto organizzare la conferenza stampa di due giorni fa. Io gli avevo consigliato di organizzarne un’altra. Quella in cui dicesse ai siciliani che non c’è più un euro, che bisognerà fare sacrifici e che ovviamente la colpa non è sua”.

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L’assessore Gaetano Armao, dal canto suo, puntualizza e sottolinea gli immancabili errori del passato, poiché la colpa, appunto, appunto, è sempre sicuramente di qualcun altro. Il presidente Nello Musumeci contrattacca: “Sono cattolico ma ho due sole guance. Da questo momento non faccio più sconti a nessuno”.

Bene, prosciugando tutto il prosciugabile dalle rassicuranti dichiarazioni di cui sopra, il senso parrebbe questo: la messa è finita per mancanza di liquidità, amen. Povera Sicilia sull’orlo di un baratro. Ma per fortuna, come è immancabilmente accaduto in ogni frangente difficile, la nostra illuminata classe politica è già pronta a fare un passo avanti.

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21 Settembre 2019, 11:37

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