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Sicilia, tensioni in Forza Italia: veleni e Miccichè VIDEO

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02 Novembre 2022, 12:00

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PALERMO – La partita, andata malissimo, per i sottogoverni romani, fa salire la tensione in Forza Italia, a meno di una settimana dalla nomina degli assessori nel governo Schifani. LEGGI ANCHE – SCHIFANI E IL REBUS

Gianfranco Miccichè indossa le vesti di principale sconfitto, per averle perse tutte, le battaglie politiche romane, ma anche di principale imputato, perché i big di Forza Italia in Sicilia lo ritengono il colpevole del “disastro”. Miccichè avrebbe giocato, da coordinatore regionale – agli occhi dei compagni di partito – una partita per sé e non per i referenti storici, per la “vecchia squadra”.

Tanto che nell’ultima settimana, dopo il veto nella partita per la vice presidenza del Senato – nonostante l’interessamento di Schifani con Ignazio La Russa – sono diventate virali in alcune chat le immagini della Meloni che schiva l’ex presidente dell’Ars per andare a salutare Silvio Berlusconi.

La strategia

Ma Gianfranco Miccichè, vecchio leone, non ha esaurito le carte da giocare. Dovrà scegliere tra Roma e Palermo e al Senato circola il suo nome per la presidenza di una commissione di peso: muro di Fratelli d’Italia. LEGGI ANCHE – SOTTOSEGRETARI – LA SICILIA SCONFITTA

In Sicilia, invece, Miccichè continua gli incontri, dopo essere rientrato dalla trasferta ad Arcore.

Primo obiettivo, l’assessorato alla sanità per Daniela Faraoni, la manager dell’Asp di Palermo, per segnare una discontinuità con il percorso razziano. Ma il suo nome torna a circolare nella partita per gli assessori, mentre rischia di tramontare, definitivamente, per la presidenza dell’Ars. Il Pd non sarebbe pronto a votarlo e resterebbe il possibile sostegno di Cateno De Luca – che lo ha confermato a LiveSicilia. Per fare il colpaccio Miccichè dovrebbe conquistare tutto il Pd, i suoi “fedelissimi” in Forza Italia, Cateno De Luca e tutto il movimento 5 stelle: ma la strada si preannuncia in salita.

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Opposizione e maggioranza stanno dialogando sulle vicepresidenze e sulle presidenze.

Tensione in Forza Italia

Dentro Forza Italia la tensione tra Miccichè e Falcone è alle stelle. L’ex presidente dell’Ars avrebbe posto quasi un veto sull’ex assessore alle Infrastrutture, puntando su Nicola D’Agostino in giunta, ma Schifani non sarebbe d’accordo.

Gli equilibri, dopo il voto delle regionali, sono cambiati: Schifani è il punto di riferimento in Forza Italia e i deputati regionali guardano compatti verso di lui.

In ballo c’è anche il coordinamento regionale del partito, che difficilmente potrebbe non essere gradito al presidente della Regione.

Scatta il conto alla rovescia, una settimana caldissima mentre la Sicilia è in ginocchio e attende risposte, oltre a giochetti di partito.

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02 Novembre 2022, 12:00

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