11 Ottobre 2024, 10:19
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PALERMO – Il centrodestra siciliano torna a sedersi attorno a un tavolo. A una ventina di giorni dall’ultimo confronto, avvenuto a Palazzo d’Orleans, i partiti di maggioranza si incontrano nuovamente.
Appuntamento questa mattina in un palazzo del centro di Palermo, ma questa volta i protagonisti del vertice di maggioranza saranno soltanto i segretari dei partiti della coalizione: da Forza Italia, con Marcello Caruso, alla Dc, con i segretari regionale e organizzativo Stefano Cirillo e Carmelo Pace. Per Noi Moderati Massimo Dell’Utri, mentre Fratelli d’Italia schiera i segretari Salvo Pogliese e Giampiero Cannella. Presenti anche Lega, con il commissario Nino Germanà, e Autonomisti, con Fabio Mancuso. Assente il presidente della Regione, renato Schifani, impegnato in mattinata in una riunione di Giunta con un ordine del giorno.
I partiti, invece, discuteranno delle elezioni provinciali, fissate per il 15 dicembre. Saranno elezioni di secondo grado, che vedranno coinvolti soltanto sindaci e consiglieri comunali. Il centrodestra proverà a trovare un accordo complessivo sui sei Liberi consorzi e le tre Città metropolitane.
Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani eleggeranno presidenti e consiglieri dei Liberi consorzi. A Palermo, Catania e Messina, invece, si voterà soltanto per i Consigli metropolitani, dal momento che il vertice viene affidato al sindaco della Città metropolitana.
Sul tavolo ci saranno anche le nomine di sottogoverno nelle Partecipate della Regione. Non è escluso, tuttavia, che al vertice di maggioranza venga sfiorato anche il tema del rimpasto di Giunta, che all’ultimo incontro era stato rinviato proprio a fine anno. Un colpo in questa direzione è arrivato giovedì sera dal Comitato regionale della Democrazia cristiana, riunito a Modica.
Sul documento approvato al termine dell’assemblea, il partito di Cuffaro chiede di aprire il capitolo rimpasto subito dopo la Finanziaria. “Nel riconoscere la prerogativa esclusiva del presidente della Regione Renato Schifani – si legge – il Comitato propone di valutare l’opportunità di una rivisitazione delle deleghe assessoriali all’interno della giunta regionale, dopo l’approvazione della legge finanziaria 2025”.
Il rimpasto, tuttavia, non è l’unico tema sul quale la Dc va in pressing. I centristi spingono anche per l’approvazione della riforma delle Province da parte dell’Ars e il ritorno all’elezione diretta dei rappresentanti degli enti. Secondo il documento approvato la riforma è “necessaria e improcrastinabile”.
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11 Ottobre 2024, 10:19