16 Maggio 2018, 17:58
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PALERMO – L’ex presidente della Regione Rosario Crocetta, il presidente di Sicindustria Giuseppe Catanzaro, due ex assessori e diversi imprenditori sono indagati nell’inchiesta che ha già travolto Antonello Montante. A loro sono stati notificati gli inviti a comparire per essere interrogati dai pubblici ministeri di Caltanissetta.
“Ho ricevuto un avviso a comparire quale persona sottoposta a indagini per reati che attengono ai rapporti con la politica – spiega Catanzaro -, di cui solo oggi vengo a conoscenza. Andrò e fornirò ogni elemento utile al fine di agevolare la ricostruzione della verità storica. Ritengo – aggiunge – che attenga alla fisiologia del sistema democratico effettuare verifiche e indagini in capo a chi svolge attività imprenditoriale”.
Crocetta è indagato per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e al finanziamento illecito dei partiti. Stessi reati contestati agli assessori alle Attività produttive Linda Vancheri e Mariella Lo Bello, e al commissario dell’Irsap Mariagrazia Brandara. Le loro nomine sarebbero state pilotate da Montante. Quest’ultimo, secondo la ricostruzione del procuratore aggiunto Gabriele Paci, dei sostituti procuratori Stefano Luciani e Maurizio Bonaccorso, sarebbe stato il vero dominus di una lunga stagione politica. E in un’occasione sarebbe riuscito a stoppare la pubblicazione di un video scabroso che riguardava Crocetta.
“Sono pronta a fornire ogni chiarimento utile alle indagini, mantenendo ferma la piena fiducia nella magistratura”, ha detto Mariella Lo Bello. “Ai magistrati di Caltanissetta fornirò ogni chiarimento e il mio più ampio contributo all’accertamento della verità”, sono invece le parole di Mariagrazia Brandara.
Sono indagati per associazione a delinquere, corruzione, abuso d’ufficio, finanziamento illecito ai partiti Antonello Montante, Carmelo Turco, Rosario Amarù, Totò Navarra, Giuseppe Catanzaro. Questi finanziavano nel 2012 illecitamente con duecentomila euro la campagna elettorale di Crocetta e della lista il Megafono.
Successivamente, secondo l’accusa, Crocetta nominò Linda Vancheri e successivamente Mariella Lo Bello alla guida dell’assessorato alle Attività produttive, e Mariagrazia Brandara commissario dell’Irsap. Per questo motivo tutti sono accusati di avere fatto parte dell’associazione.
A loro volta, Lo Bello e Brandara avrebbero “costretto” il dirigente Alessandro Ferrara a redigere atti contro Alfonso Cicero e Marco Venturi e a presentare denunce contro entrambi.
Ci sono poi i favori ottenuti dagli imprenditori: Turco e Amarù, tramite Montante e Crocetta, “ottenevano illecitamente appalti nello stabilimento Eni di Gela”; Catanzaro invece avrebbe ottenuto appalti nel settore dei rifiuti – l’imprenditore è titolare di una discarica a Siculiana – sempre tramite l’interessamento dell’ex governatore; stessa cosa per l’impresa di Navarra, con sede a Milano, a cui sarebbero stati affidati i servizi di pulizia presso alcuni enti pubblici.
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16 Maggio 2018, 17:58