Sigonella saluta l’Atlantic |Benvenuto all’italiano P-72A

di

22 Settembre 2017, 09:51

3 min di lettura

CATANIA – Dopo ben 45 anni di attività i vertici di Aeronautica e Marina hanno preso la decisione di “congedare” dal servizio attivo uno dei velivoli che hanno fatto la storia dell’aviazione militare, P1150 Breguet Atlantic, per sostituirlo con il modernissimo e versatile velivolo P-72A prodotto dalla italiana Leonardo, azienda nata dalla fusione dei due colossi industriali Alenia e Finmeccanica. La doppia cerimonia, il congedo dell’Atlantic e l’entrata in servizio del P-72A, si è svolta presso la base aerea di Sigonella dove ha sede il 41° Stormo Antisom.

Alla cerimonia hanno preso parte le massime autorità militari di Aeronautica e Marina con la presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, il Generale di Squadra Aerea Enzo Vecciarelli, e il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, l’Ammiraglio di Squadra Valter Girardelli, oltre ai vertici di Leonardo e alle rappresentanze civili, religiose e imprenditoriali della Sicilia e di Catania e Siracusa in particolare.

Il velivolo “Atlantic”, che catanesi e siracusani hanno tante volte ammirato sorvolare le nostre coste e i mari intorno la Sicilia, oltre che l’intero Mediterraneo, lascia la linea volo dell’Aeronautica dopo ben 45 anni di servizio nel corso dei quali ha totalizzato oltre 250.000 ore di volo stabilendo pure il record di permanenza in volo con una missione durata quasi 20 ore ininterrotte sui cieli del Mare Nostrum.

Questo vecchietto dei cieli ha, inoltre, preso parte a tutte le recenti operazioni di sorveglianza marittima nazionale nel Mar Mediterraneo, quali “Mare Nostrum” e “Mare Sicuro” grazie al quotidiano lavoro di equipaggi di volo misti composti, cioè, da personale militare appartenente alla Marina Militare e all’Aeronautica Militare.

Articoli Correlati

Il nuovo velivolo, che sarà appannaggio unicamente del 41° Stormo A/S di Sigonella, risponde al nome di “P-72°” ed è un pattugliatore marittimo ognitempo, il cui sviluppo per le necessità dell’Aeronautica Militare deriva direttamente dal velivolo ATR72-600, dedicato al mercato civile, e poi modificato con apparati e sensori specifici per assolvere i compiti in ambito militare e rappresenta pertanto una soluzione ad interim finalizzata a coprire il gap capacitivo fino al momento in cui le nostre forze armate si doteranno di velivoli specifici che rispondano alle caratteristiche che in gergo militare sono indicate con “Long Range Maritime Patrol Aircarft” e che abbia anche capacità ASW (Anti-Submarine Warfare).

Il nuovo velivolo, per altro, ha già fatto il suo debutto semi-ufficiale in occasione del recente G7 di Taormina, nel maggio 2017. Come il suo predecessore, è stato assegnato all’Aeronautica Militare e viene impiegato anche dalla Marina Militare ospitando a bordo equipaggi misti con personale appartenente delle due Forze Armate che operano in piena sintonia interforze, cosa questa ben consolidata nel corso dei quasi cinquant’anni di attività operativa sull’Atlantic.

Caratteristiche salienti del P-72A sono le potenziate capacità di scoperta di minacce subacquee, l’autonomia prolungata e l’attitudine al volo a bassissima quota. Tutte cose che rendono il nuovo velivolo fondamentale per il pattugliamento e la sorveglianza dei teatri operativi e per la sicurezza del territorio nazionale, così come per le missioni di ricerca e soccorso per la salvaguardia della vita umana in mare. La capacità net-centrica del P-72A contribuisce, infine, a creare una capacità di sorveglianza persistente a supporto delle esigenze di sicurezza e difesa del Paese.

 

Pubblicato il

22 Settembre 2017, 09:51

Condividi sui social