04 Settembre 2014, 13:22
2 min di lettura
PALERMO – Quei maledetti 33 secondi che stavano per fargli saltare l’occasione più grande della sua carriera. Joao Silva alla fine ce l’ha fatta, è riuscito a trasferirsi al Palermo e ad iniziare una nuova “vita” calcistica. Ieri la prima sgambata agli ordini del suo nuovo allenatore, oggi invece le prime parole in conferenza stampa di presentazione al Barbera. Joao Silva non si preoccupa del traffico in attacco ed è pronto a sudarsi una maglia da titolare: “Abbiamo un reparto offensivo importante – dice in sala stampa – A me personalmente piace molto Luca Toni. Come stile di gioco mi ispiro a Drogba. Posso agire da prima punta o fare reparto insieme a un centravanti. So colpire di testa e posso anche crossare. Le mie caratteristiche ben si sposano con quelle degli altri attaccanti del Palermo”.
Sicuro e fiducioso che la sua avventura a Palermo sarà “fortunata”, Joao Silva che scherza anche in sala stampa, non sente il peso della responsabilità: “Non è affatto un problema, sono molto contento di essere qui. Voglio fare bene, in attacco abbiamo un reparto importante con Dybala, Makienok e Vazquez”. Sull’obiettivo salvezza si esprime così: “E’ vero, è quello il traguardo da raggiungere. Tuttavia, avendo tanta qualità in mezzo al campo, si può fare bene”. A Bari per lui era già un’avventura al capolinea: “Con Mangia non ho parlato, ma con qualche calciatore del Bari sì”. Contento dell’accoglienza: “Iachini mi ha dato il benvenuto, mi ha accolto bene, sono molto soddisfatto di averlo come allenatore, è un grande”. Joao Silva non è un bomber, anche se i suoi gol sono spesso decisivi: “Non ho segnato tantissimo, ma l’importante non sono i gol, ma che la squadra vinca. Ho la fame giusta e la voglia di fare bene”.
E poi il sogno di tutti: “Voglio giocare con la nazionale portoghese. Sono stato in Under 21 e se faccio bene col Palermo potrei anche tornare in Nazionale”. Nella sua carriera Joao Silva poteva giocare con la maglia dell’Everton, club che lo ha anche acquistato, poi però il cambio di fronte: “Everton? C’erano tanti attaccanti, io però volevo giocare e allora sono andato al Levski Sofia per andare a vincere lo scudetto”.
Pubblicato il
04 Settembre 2014, 13:22