08 Febbraio 2013, 13:24
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PALERMO – Un “lombardiano” e un “montezemoliano” come commissari. Via, invece, il “farmacista-direttore”. Il governo regionale ha proceduto con alcune revoche e conseguenti nuove nomine in enti e organismi. In particolare, Crocetta ha sollevato dal proprio incarico i commissari straordinari dei Comuni di Belpasso e Mascalucia, sostituendoli con nuovi commissari. Volti nuovi, ma non certamente per la Regione. E non solo perché i due sono, a tutti gli effetti, dirigenti regionali. Ma anche perché hanno ricoperto, o ricoprono tuttora ruoli di prestigio. È il caso, ad esempio, del nuovo Commissario straordinario del Comune di Belpasso.
Il governo, infatti, ha deciso di revocare il mandato di Angelo Saieva. Al suo posto, ecco Gianni Silvia. Il dirigente è stato vice capo di gabinetto dell’ex presidente Raffaele Lombardo, ma è considerato, a dire il vero, più vicino al deputato Udc Lino Leanza, di cui è stato il capo di gabinetto. In passato, Silvia ha svolto anche il ruolo di presidente dell’Ersu di Catania, e, più recentemente presidente del consiglio di amministrazione della società consortile Sas (Servizi Ausiliari Sicilia), sorta attraverso la fusione di Multiservizi, Biosphera e Beni culturali spa. Silvia è tutt’ora componente del cda.
A Mascalucia, invece, in sostituzione del commissario Nunzio Li Rosi, Crocetta ha inviato Fulvio Manno. Manno, poche settimane fa ha ricevuto l’incarico di coordinare, in vista delle imminenti elezioni politiche, la Fondazione Italia Futura Sicilia. La creatura voluta da Luca Cordero di Montezemolo. Manno, già funzionario del ministero dei Lavori Pubblici, in passato ha collaborato con il commissario straordinario del Governo, Giuseppe Zamberletti, per l’emergenza nelle zone terremotate del Friuli, nel 1976, meritando un diploma di benemerenza con medaglia. Transitato, nel 1986, come dirigente nei ruoli della Regione siciliana, ha svolto le funzioni di capo di gabinetto all’assessorato agli Enti Locali, al Lavoro e Formazione, alla Sanità.
È stato direttore generale delle aziende sanitarie di Trapani e di Ragusa. Per lui, il ruolo di commissario straordinario non è una novità, visto che può vantare diverse esperienze in vari enti locali tra cui Avola, Siracusa, Terrasini, la provincia di Ragusa e Corleone, dove, nel 1993, ha operato una rivoluzione toponomastica in funzione antimafia, intestando la piazza principale del paese, a Falcone e Borsellino, dedicando strade a Francesca Morvillo, Emanuela Loi e a Placido Rizzotto e negando al contempo l’iscrizione all’anagrafe del comune di Corleone a Salvatore Riina, pur davanti ad una delibera di legittimità del segretario comunale.
Gente che viene, e gente che va, dicevamo. Perché Crocetta ha deciso anche di revocare l’incarico del direttore dell’Ente parco Monti Sicani. Una nomina, quella di Gioacchino Marsala, che aveva fatto molto discutere per due motivi: il primo legato alla chiara collocazione politica del direttore, coordinatore cittadino di Futuro e libertà a Sciacca, in provincia di Agrigento e candidato a sindaco del Pd e dell’allora “Terzo polo” alle ultime elezioni comunali. Il secondo motivo alla base delle polemiche riguardava invece i titoli del direttore, che di mestiere fa il farmacista. A criticare apertamente quella nomina, ad esempio fu Legambiente: “Siamo alla pura follia – la denuncia Mimmo Fontana, presidente regionale degli ambientalisti –e palese violazione dello spirito e dei principi della normativa sulle aree naturali protette”. Secondo Fontana, infatti, quella nomina violava anche la legge che prevede che il direttore di prima nomina di un Parco debba essere un dirigente dell’assessorato Ambiente.
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08 Febbraio 2013, 13:24