18 Luglio 2024, 09:53
1 min di lettura
PALERMO – “Lo stop della Corte dei Conti al nuovo contratto dei dipendenti regionali deve essere affrontato nel più breve tempo possibile perché questo rinnovo, che arriva già fuori tempo massimo, è un diritto dei lavoratori che non può più essere negato”. Lo dicono Cgil Fp, Cisl Fp, Cobas/Codir, Sadirs, Siad/Csa/Cisal, Uil Fpl e Ugl Fna in merito alla mancata certificazione da parte della magistratura contabile del nuovo contratto del comparto dei dipendenti della Regione Siciliana.
La Corte ha depositato le motivazioni con le quali ha fermato l’ipotesi di accordo per il rinnovo contrattuale del comparto non dirigenziale, come racconta LiveSicilia. Le organizzazioni sindacali hanno inviato al presidente della Regione Renato Schifani una richiesta di convocazione per affrontare nell’immediato la questione.
“I giudici – proseguono le organizzazioni sindacali – sottolineano la necessità di approvare il rendiconto 2023 per accertare l’idoneità della copertura e la sostenibilità finanziaria delle spese. Per questo chiediamo al governo regionale di attivare subito tutte le misure necessarie per raggiungere questo obiettivo, scongiurando anche eventuali rallentamenti dovuti al cambio al vertice dell’assessorato regionale all’Economia. Lo stesso appello lo rivolgiamo all’Assemblea regionale siciliana”.
“Infine, è altrettanto improrogabile, a questo punto, la nomina dei vertici dell’Aran Sicilia anche eventualmente confermando l’attuale Commissario: il susseguirsi di decreti per il commissariamento rischia, infatti, di creare vuoti di gestione che ritarderebbero ancora di più la conclusione del processo di rinnovo”, concludono.
Pubblicato il
18 Luglio 2024, 09:53