29 Marzo 2022, 12:17
1 min di lettura
La deputata regionale di Attiva Sicilia Angela Foti ha preso parte a un incontro tenuto dai vari comitati dei terremotati nel salone parrocchiale di Pennisi e ha ascoltato le richieste dei cittadini ed evidenziato il ritardo nel pagamento del Caso, nelle procedure burocratiche che condanna la velocità dell’iter di ricostruzione dopo il sisma del 2018. “Purtroppo la ricostruzione è condizionata, ancora una volta, dalle lentezze della burocrazia. Spiace dirlo – afferma Foti – ma siamo alle solite: c’è uno Stato sordo che ritiene i terremotati della provincia di Catania dei cittadini di serie B. Mi riferisco ai ritardi, di oltre 4 mesi, relativi al Cas cioè il contributo di autonoma sistemazione che serve alle famiglie che hanno perso la propria abitazione a sostenere i costi dell’affitto”.
“Nonostante le istituzioni locali, come sindaci e protezione civile regionale, abbiano da parecchi mesi già inviato la rendicontazione e tutti i documenti a supporto, a causa della mancanza di una firma in Ragioneria dello Stato si registra un ritardo insostenibile che alimenta frustrazione e un senso di umiliazione”, aggiunge la deputata. “Viviamo in un momento di crisi economica e sociale e proprio per questa ragione dovremmo stare ancora più vicini a chi ha perso, ormai da 4 anni, la propria abitazione, i propri ricordi, il proprio nido. Lo Stato deve dare risposte e solleciterò Roma ad agire così come va sollecitata la proroga del commissario alla ricostruzione Scalia che attende l’ok della Corte dei Conti. Non si può vivere in uno stallo perenne”, conclude Foti.
Pubblicato il
29 Marzo 2022, 12:17