03 Agosto 2011, 09:53
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Riesplode fragoroso il caso del servizio di notifica delle multe dei vigili urbani, per il quale la Sispi ha emanato venerdì scorso un bando nonostante un ordine del giorno di Sala delle Lapidi contrario. Nella seduta di ieri sera a Palazzo delle Aquile, si è levata la protesta trasversale di numerosi consiglieri che hanno chiesto a gran voce l’immediata revoca del bando. Il presidente del consiglio comunale, Alberto Campagna, (nella foto) ha annunciato l’invio di una nota alla Sispi per chiedere delucidazioni, mentre le opposizioni, compatte, pretendono lo stop al bando. Una posizione condivisa anche dal consigliere del Pdl, Giuseppe Milazzo, che chiede la convocazione dei vertici della società partecipata e del Direttore generale del Comune, per capire come mai all’ordine del giorno votato dal Consiglio non sia stata data risposta.
Nel febbraio scorso, infatti, il Consiglio non ha rinnovato l’affidamento alle Poste preferendo internalizzare il servizio dandone l’incarico alla Sispi. Ma la società non ha né i mezzi, né il personale per la notifica delle multe. Fino ad ora, le contravvenzioni sono state spedite via posta per evitarne la prescrizione, provocando ritardi e accumuli di notifiche negli uffici, ma l’amministrazione ha messo a disposizione i propri dipendenti (vigili e messi notificatori) che copriranno i cinque, sei mesi necessari per l’espletamento della gara. Il bando prevede l’affidamento del servizio per tre anni per un importo presunto di quasi 1,9 milioni. Presunto perché in realtà il corrispettivo verrà calcolato in base alle notifiche consegnate: base d’asta 3,5 euro al netto d’iva.
Un affare di non poco conto, se si considera che il Comune incassa ogni anno dal servizio circa 10 milioni di euro, ma che in questi mesi è stato al centro di numerose polemiche. Nel marzo scorso, infatti, il Consiglio aveva deciso di revocare alle Poste l’affidamento del servizio ritenendo più conveniente svolgerlo in house. Una decisione che aveva permesso di adeguare il contratto di servizio della Sispi, rimpinguandone le casse come corrispettivo dell’informatizzazione del sistema. Per la notifica, Sala delle Lapidi aveva approvato un ordine del giorno che imponeva alla Sispi di utilizzare risorse interne all’amministrazione, ma la normativa impedisce attività al di fuori dell’orario di lavoro all’interno della stessa amministrazione. Un inconveniente a cui i consiglieri propongono di rimediare modificando la delibera e assegnando nuovamente al Comune il servizio di notifica, per farlo svolgere a vigili e messi.
“Avremo un netto risparmio rispetto alla gestione delle Poste – dice il presidente della società Vincenzo Faraci – abbiamo provato a cercare soluzione in house ma non avendole trovate siamo stati costretti alla gara ad evidenza pubblica. Il Comune ci ha messo a disposizione i propri dipendenti solo fino all’aggiudicazione. Una soluzione che non convince però il Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo: “Come abbiamo denunciato mesi fa – dice Riccardo Nuti – il consiglio comunale ha esternalizzato il servizio con l’intento di affidarlo a Spo tramite Sispi. La delibera è stata votata sia dal centrosinistra che dal centrodestra in modo trasversale. Ci auguriamo che la Corte dei Conti prenda in esame, alla luce di quanto successo, l’esposto da noi presentato ad aprile. In caso contrario, ne presenteremo un secondo per danno erariale”.
La seduta di ieri è stata l’occasione per altre dure accuse delle opposizioni, che hanno riguardato l’aumento del coefficiente a uno della Tarsu contenuto nell’ordinanza firmata dal premier Berlusconi e il progetto per il recupero delle cave. Le opposizioni hanno presentato una mozione per bloccare l’ordinanza che rivede il coefficiente, mentre sulle cave ad alzare la voce sono stati anche alcuni esponenti del Pdl. Il capogruppo dei berlusconiani, Giulio Tantillo, ha però preso le distanze: “Ormai che la selezione è partita, non sarebbe giusto bloccare tutto”. Ma a infastidire i consiglieri è stato soprattutto il fatto che l’Aula sia stata tenuta all’oscuro di entrambi i provvedimenti, cui va aggiunto il bando Sispi che in molti hanno considerato come uno schiaffo alla volontà di Sala delle Lapidi.
Da segnalare, infine, l’incontro tenutosi nel tardo pomeriggio fra il presidente Alberto Campagna e i lavoratori dei cantieri navali, che hanno chiesto la presenza dell’amministrazione al tavolo delle trattative. Palazzo delle Aquile a metà settembre convocherà una seduta ad hoc sull’argomento, nel corso della quale ascolterà i lavoratori e i sindacati. “Sarà un’inversione di tendenza importante – spiega il capogruppo dell’Mpa, Leonardo D’Arrigo – rispetto a questi anni in cui l’attenzione del Consiglio è stata tutta per le società partecipate e il precariato”.
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03 Agosto 2011, 09:53