24 Maggio 2022, 10:05
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Dall’inizio della pandemia si è sviluppato lo smart working e se questo dovesse diventare strutturale sarebbe una vera e propria rivoluzione per il lavoro stesso e per le città. Questa possibilità permetterebbe a 6,2 milioni di lavoratori di lavorare dalla propria abitazione, con un notevole risparmio economico e un calo netto dell’inquinamento perché quasi 5 milioni di mezzi pubblici o privati resterebbero fermi.
Una rivoluzione però da gestire, perché avrebbe un impatto profondo ma asimmetrico sulle imprese: da un lato porterebbe il sistema imprenditoriale a risparmiare 12,5 miliardi l’anno, dall’altro farebbe perdere circa 25 miliardi di euro di fatturato alle attività della ristorazione, del commercio, del turismo e dei trasporti, in particolare nei capoluoghi e nei grandi centri urbani.
Sono questi i dati principali e le stime del dossier Confesercenti “Cambia il lavoro, cambiano le città”, incentrato sugli effetti dello smart working su imprese, famiglie e società.
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24 Maggio 2022, 10:05