Smeraldina non ce l’ha fatta| “Sei stata la mia maestra di vita”

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23 Aprile 2015, 10:38

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CATANIA – “Sei stata la mia migliore maestra di vita, amore mio. Ora sei volata via e non credo di averlo realizzato ancora. Vorrei accompagnarti perché una bimba non può stare da sola nemmeno per un secondo. Ti amo dolce e forte guerriera! Tuo papà”. Si fa tanta fatica ad accettare certe notizie. Si fa tanta fatica a dover distaccarsi da chi è riuscito ad aprire il cuore di grandi e piccini. Di chi ai miracoli ci crede e chi no. E non poteva non essere così, quando a battere è il cuoricino debole ma forte di una piccola meno fortunata di molte altre bimbe della sua età. Purtroppo quel cuore ha smesso di battere, Smeralda Camiolo, la piccola guerriera catanese ha chiuso gli occhi per sempre. Il suo calvario era iniziato nel 2011, per anni è stata attaccata ai macchinari del reparto di rianimazione pediatrica del Garibaldi-Nesima di Catania a causa di un’asfissia  ipossico-ischemica.

Per “Smery” in questi anni niente bambole da pettinare, niente disegni da colorare insieme alla compagnetta del cuore. Eppure questa piccola guerriera catanese ha conosciuto l’amore. Quello vero ed indiscusso. Quello di una famiglia che non ha mollato un solo attimo. Una famiglia che con dignità si è rialzata ad ogni duro colpo inflitto ogni volta che Smery lottava tra la vita e la morte tra i freddi muri di un ospedale. La redazione di Livesiciliacatania in questi anni ha cercato di raccontare la storia di questo piccolo angelo che da oggi ufficialmente ha un paio d’ali.

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“Si spezza una vita, ma non si spezzerà mai l’esempio e l’amore di un padre per una figlia e viceversa”. Questo messaggio postato sui social network rappresenta l’emblema dell’amore della famiglia Camiolo. Un amore indissolubile per Smeraldina.

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23 Aprile 2015, 10:38

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