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Soldi pubblici all’impresa “fantasma” del mafioso

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14 Agosto 2021, 08:49

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PALERMO – Nonostante la condanna definitiva per mafia Salvatore Coppola, 56 anni, di Partinico, aveva ottenuto 47 mila euro di fondi pubblici.

Per fortuna sul conto corrente di Coppola c’era una somma equivalente, sequestrata dai finanzieri della compagnia del centro in provincia di Palermo.

I finanziamenti erano stati erogati nell’ambito del Fondo Europeo Agricolo di Garanzia (Feaga) e del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (Feasr). Gli anni di riferimento sono 2015, 2016 e 2017.

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La regola del codice antimafia è chiara: non si possono ricevere finanziamenti pubblici se si è stati condannati per mafia con sentenza definitiva.

Per aggirare l’ostacolo l’indagato aveva omesso i suoi trascorsi giudiziari.
Non solo mafia nella vita di Coppola. Ha ricoperto ruoli di vertice in Cosa Nostra, ma ha anche precedenti penali per traffico di sostanze stupefacenti, reati ambientali ed emissione di assegni a vuoto.
I finanzieri lo hanno segnalato alla Procura della Repubblica che ha disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca “per equivalente” delle somme di denaro percepite indebitamente.

La sua ditta individuale non è attiva da tempo. È probabile che fosse una ditta fantasma, a cui lo Stato aveva dato 47 mila euro.

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14 Agosto 2021, 08:49

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