Abbigliamento, cene e un Rolex | "Così usava i soldi del sindacato" - Live Sicilia

Abbigliamento, cene e un Rolex | “Così usava i soldi del sindacato”

Foto d'archivio

Sotto inchiesta il leader dei pensionati iscritti alla Fnpr Cisl. Convocato per l'interrogatorio.

PALERMO – Capi di abbigliamento, cene, generi alimentari e persino un Rolex. Ecco per cosa sarebbe stata spesa una parte dei soldi dei pensionati iscritti al sindacato Fnpr Cisl.

Ne è convinta la Procura che ha convocato per l’interrogatorio il segretario generale per la Sicilia, Alfio Giulio. È indagato per una presunta appropriazione indebita di 26 mila euro. Avrebbe abusato della propria autorità per spendere le quote di iscrizione “per finalità del tutto estranee all’associazione”.

In particolare, si fa riferimento a “presunte regalie fra un cui un orologio marca Rolex dell’importo di 6.200 euro”, regolarmente fatturato nel 2013. Nell’elenco delle contestazioni scaturite della indagini del Nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Palermo ci sono poi una sfilza di conti pagati in diversi ristoranti: 890 euro alla trattoria “da Enzo”, 600 euro alle “Antiche Mura”; 500, 650 e 665 euro euro “al Grattacielo” (sono tutti locali palermitani); 800, 780, 850 e 500 alla “Pentolaccia”, 730 euro “da Tullio”, (entrambi ristoranti di Roma), 680 euro al “Porticciolo” (Siracusa), mille e 100 euro da “Quattro amici” a Firenze. Secondo la Procura della Repubblica, si tratterebbe di pasti “non legati alle attività sindacali”.

Giulio, 67 anni, è originario di Misterbianco, nel Catanese. È stato rieletto di recente al suo secondo mandato come leader dei pensionati dopo avere ricoperto vari incarichi nel sindacato. Le sue prime parole dopo l’elezione le aveva rivolte alla questione povertà: “Un dramma sociale – disse – esploso in questi anni in maniera spaventosa. Quasi un siciliano su due è a rischio povertà e, quanto ai pensionati, mediamente vivono con 650 euro al mese. In tantissimi non riescono neppure a curarsi. Serve un nuovo welfare che coinvolga istituzioni e mondo delle associazioni. Noi lavoreremo per questo”.

Spetta ad Alfio decidere di rispondere al magistrato per respingere le accuse o avvalersi della facoltà di non rispondere.


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