28 Agosto 2018, 12:58
2 min di lettura
In giorni convulsi come questi, in cui politica e religione tornano a intrecciarsi nel’acceso dibattito sull’immigrazione, la casa sondaggistica “Analisi Politica” ha realizzato per il quotidiano “Libero” un’indagine sulle intenzioni di voto dei cattolici in Italia. Agli intervistati è stato chiesto poi di dire la propria su alcuni temi caldi, come l’immigrazione, i diritti civili e l’eutanasia.
Se domani si tenessero le elezioni politiche nel nostro paese, gran parte dell’elettorato religioso darebbe il proprio consenso alla Lega, con il 31%. Si tratta di una percentuale in netta crescita rispetto al 2013, quando a contendersi la palma di “partito dei cattolici” erano il Pdl e il Pd, entrambi allora attestati intorno al 30. Dietro la Lega, seguirebbe il Movimento 5 stelle (26%), anche questo in ascesa negli ultimi anni. Il terzo posto spetterebbe al Pd: il principale partito del centrosinistra italiano, nonostante le molte convergenze con il messaggio di accoglienza e solidarietà più volte lanciato da Papa Francesco, perderebbe 10 punti, attestato al 19%.
Molto staccati gli altri partiti di centrodestra, con Forza Italia all’11% e Fratelli d’Italia al 6%. Colpisce, poi, come dal sondaggio emerga che l’elettorato che si definisce religioso abbia totalmente abbandonato le tradizionali “case” centriste e democristiane. Udc, Noi con l’Italia e le altri formazioni di ispirazione popolare sarebbero addirittura sotto l’1%.
In generale, se nel 2013 il voto confessionale era nettamente spaccato in due, oggi, quelli che si dichiarano di centrodestra sarebbero la maggioranza, intorno al 61%, contro il 39% degli elettori che si autodefiniscono di centrosinistra.
Spazio poi a domande su temi etici e di attualità. Sull’abolizione dell’aborto, gli italiani – più o meno religiosi – si dicono nettamente contrari, con percentuali che in media raggiungono il 70% degli interpellati. Situazione simile sulla concessione del diritto di adozione alle coppie omosessuali: è in disaccordo il 52% dei mediamente cattolici e il 65% dei profondamente cattolici. Gli intervistati si dicono poi nettamente favorevoli alla libertà di scelta per la cessazione delle cure in caso di malattia grave. Si esprime così quasi il 90% dei mediamente cattolici e poco meno del 70% dei profondamente cattolici.
Infine, sull’immigazione, l’elettorato confessionale sembra essersi nettamente schierato, a sostegno delle posizioni del ministro dell’Interno Matteo Salvini e del Governo Conte. Alla domanda “La questione degli sbarchi deve essere affrontata con urgenza e fermezza?” oltre l’80% ha risposto di sì. La quasi totalità degli interpellati (8 su dieci) si è poi detta favorevole ad un ulteriore inasprimento delle attuali politiche migratorie attuate dall’esecutivo.
Pubblicato il
28 Agosto 2018, 12:58