Sonia Alfano: “Il caso D’Alì | è imbarazzante per l’Italia”

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17 Giugno 2013, 17:30

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PALERMO – “E’ imbarazzante che un imputato per il quale sono stati chiesti dai pubblici ministeri 7 anni e 4 mesi di carcere per mafia sieda a Bruxelles e rappresenti l’Italia all’assemblea parlamentare euromediterranea. Già al momento della nomina avevo esternato le mie perplessità: l’Apem raccoglie numerosi paesi del partenariato euromediterraneo che rischiano così di avere dell’Italia un’immagine diversa da quella che cerchiamo con grande fatica di costruire, onestamente, ogni giorno”.

Così Sonia Alfano, presidente della commissione antimafia europea, ha commentato la richiesta di pena formulata dai pm Paolo Guido e Andrea Tarondo nei confronti del senatore PdL Antonio D’Alì, a processo per concorso esterno in associazione mafiosa. “E’ innegabile che l’Italia avrebbe potuto essere rappresentata da soggetti più credibili e meno ambigui. La permanenza di D’Alì a Bruxelles – sottolinea Alfano – non fa onore al nostro Paese, per cui anch’io, come Libera, mi auguro che si provveda in fretta alla revoca dell’incarico”.

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Sulla vicenda interviene anche Laura Garavini, deputata Pd: “Il presidente dei senatori del Pdl, Renato Schifani, revochi a D’Ali l’incarico di rappresentare a Bruxelles il parlamento italiano all’Apem, l’Assemblea parlamentare euro mediterranea, indicando una personalità diversa al suo posto: sarebbe una scelta molto saggia. La richiesta da parte dei pm di una condanna a 7 anni e 4 mesi contro Antonio D’Ali per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa, al di là dell’esito processuale e del giudizio finale della magistratura, rende del tutto inopportuna la sua permanenza in quel prestigioso incarico”.

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17 Giugno 2013, 17:30

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