“Sono i truffatori degli anziani”| Nei guai quattro persone

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01 Dicembre 2017, 12:57

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PALERMO – Erano entrati in azione per mettere a segno la truffa dei falsi diamanti e il raggiro dello specchietto. Nel mirino erano finiti soprattutto gli anziani nel corso di tre distinti episodi e, pur di far finire nelle proprie tasche centinaia di euro, due dei presunti truffatori erano arrivati a Palermo da Catania. Nel primo episodio, infatti, due giovani catanesi avevano preso di mira un automobilista nei pressi di Corso Calatafimi, con il chiaro intento di mettere in scena la truffa dello specchietto, fingendo di essere stati colpiti dal veicolo dell’uomo. 

Solo la presenza degli agenti, insospettiti dall’accesa discussione fra i tre, aveva impedito che l’anziano finisse in trappola. Per due volte, alcune settimane dopo, erano stati invece due palermitani a tentare il raggiro delle pietre preziose. In questo caso la messa in scena aveva avuto come scenario la cittadina di Capaci: uno dei due, fingendosi un ufficiale della Marina insieme al suo complice, aveva tentato di vendere dei falsi diamanti a degli anziani.

La truffa è andata in fumo grazie al tempestivo intervento di una pattuglia dei carabinieri che si trovava nella zona. I due, I.G., palermitano di 27 anni, era stato denunciato per truffa e sostituzione di persona mentre il secondo uomo, N.G., 49 anni, era stato accusato di truffa. Per i quattro, il questore ha emesso fogli di via obbligatorio, in base al quale i due catanesi non potranno tornare nella città di Palermo per almeno tre anni. I due palermitani non potranno invece mettere piede nel territorio di Capaci. Ma ecco il vademecum della polizia per evitare di finire nella rete dei truffatori:

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Raggiro dello specchietto
(Il truffatore procede a bassa velocità o si posiziona in doppia fila lungo una strada generalmente stretta ed angusta, sceglie, quale vittima del raggiro, un automobilista anziano e, simulando con il malcapitato un urto, finge un danno al suo specchietto retrovisore, chiedendone il risarcimento in via amichevole, pena il ricorso alle vie legali. La vittima, spesso sorpresa dal precipitare degli eventi, costernata dall’aver provocato il danno ed infastidita dall’idea di una grana giudiziaria, decide di accettare il compromesso proposto dal truffatore e di versargli così una somma di denaro per chiudere l’episodio in via “bonaria”).

False pietre preziose e gioielli
(ll consolidato clichè della truffa delle pietre preziose è realizzato da un finto squattrinato che, per impellenti necessità economiche, ha l’esigenza di vendere, anche sottocosto, gemme, gioielli o altri preziosi; per rendere più convincente la truffa, al siparietto di solito si aggiungono un fantomatico orafo ed un potenziale acquirente pronti a pagare subito la merce).
Per evitare di incorrere in questi raggiri, la Polizia di Stato rivolge un appello ai cittadini a non cedere alle offerte di apparenti vantaggi, proposti sotto l’ingannevole veste di irrinunciabili acquisti ed imperdibili beni a prezzi di saldo.
Tali offerte sono solitamente proposte su strada da sconosciuti, magari ben vestiti e particolarmente convincenti. In tali circostanze o, in altre analoghe, si consiglia di contattare il “113”, segnalando l’accaduto e fornendo indicazioni utili per individuare gli autori del tentato raggiro.

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01 Dicembre 2017, 12:57

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