Sorpreso con una pistola alla Kalsa| Il nipote del boss va ai domiciliari

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10 Gennaio 2020, 19:24

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PALERMO – Fermo convalidato e arresti domiciliari per Francesco Paolo Cinà, il ventisettenne del rione Kalsa fermato dai carabinieri dopo essere disfatto di una pistola.

Francesco Paolo Cinà ha lanciato l’arma, una calibro 7.65 senza matricola, completa di caricatore con due proiettili, sotto la macchina. Ai carabinieri che lo hanno fermato ha detto di averla comprata a Ballarò, mentre davanti al giudice per le indagini preliminari Roberto Riggio si è avvalso della facoltà di non rispondere.

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Il suo legale, l’avvocato Maurizio Savarese, ha chiesto una misura meno afflittiva del carcere perché non c’è alcuna prova che Cinà volesse usarla – i soldi due colpi nel caricatore lo confermerebbero – né che sia stata usata in passato – bisogna attendere l’esito degli accertamenti tecnici. Nell’attesa la misura degli domiciliari è sufficiente a garantire le esigenze cautelari di Cinà, indcensurato e nipote di Luigi Abbate, detto Gino ‘u mitra, storico boss della Kalsa.

 

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10 Gennaio 2020, 19:24

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