22 Dicembre 2015, 10:39
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PALERMO – Dopo aver ritrovato la massima serie, il 2015 resta un anno da incorniciare per Stefano Sorrentino. Una salvezza comoda col suo Palermo e prestazioni da urlo che hanno contribuito al raggiungimento del traguardo per i rosa. Tante parate, più di chiunque altro in Serie A nella passata stagione, che di fatto hanno dato al Palermo la permanenza nel massimo campionato: “Ce ne sono state tante in quest’anno. Adesso non le ricordo nemmeno tutte. Ricordo volentieri i tre interventi su Pandev, una Bologna su Rizzo e un’altra contro l’Inter sul finale. Sono state parate decisive che ci hanno permesso di portare a casa dei punti, che è la cosa principale. Sicuramente l’intervento su tiro deviato di Guarin è stata difficile: rimarrà parecchio nella mia mente“.
Nel complesso, il 2015 non può che essere un anno positivo per il capitano del Palermo: “Nel girone di ritorno del campionato precedente abbiamo fatto parecchi punti, collezionandone altrettanti nel girone d’andata di questo campionato. Quindi direi che siamo molto soddisfatti di questo 2015”. Nessun rimpianto per la mancata corsa all’Europa della passata stagione, così come per le difficoltà di questa prima metà di campionato: “Non vorrei rigiocare nessuna partita, penso che, nel bene o nel male, tutte le partite ci hanno portato qualcosa, delusione, amarezza, emozioni: è giusto provare tutti i sentimenti. Se devo sceglierne una direi l’ultima all’Olimpico contro la Roma: è stata una partita forse con poco significato, ma è stato bello giocarla all’Olimpico, contro una squadra di campioni e vincerla all’ultimo secondo. Dopo quel gol di Belotti, c’è stato il triplice fischio che sanciva la fine della stagione, è stato bello”.
Adesso la testa va ad un nuovo anno, che per Sorrentino potrebbe aprirsi con un nuovo contratto: “Credo che sia giusto godersi le vacanze e questi giorni di relax. L’ho detto più volte, il contratto è in scadenza. C’è stato un incontro, ce ne saranno degli altri. Sono stato sempre limpido e dirò sempre le cose come stanno realmente. Per il momento, ho detto che la priorità è il Palermo, poi vedremo”. Intanto bisognerà concentrarsi sul girone di ritorno, con la speranza di ritrovare una tifoseria compatta: “Non mi stancherò mai di dirlo. Io ho avuto la sfortuna di giocare da avversario al Barbera quando il Barbera era pieno, quando la curva era unica. Mi piacerebbe prima o poi rivedere quel Barbera lì”.
Infine, immancabili gli auguri per il nuovo anno e per le festività natalizie, con un Palermo che al momento della pausa si sta guadagnando la pagnotta in zona salvezza: “Auguro ai tifosi di godersi questo momento, ovverosia il Palermo in Serie A e in una posizione tranquilla della classifica e di non abbandonarci mai”. Anche perché, l’anno che verrà, si preannuncia di per sé molto duro: “Nel 2016 ripartiremo dall’importanza del gruppo, io faccio parte dello zoccolo duro, come si dice di solito. Sappiamo benissimo che senza determinati valori, le prestazioni non arrivano. Siamo consapevoli che ci attende un 2016 molto molto difficile, però a noi le difficoltà piacciono, anche perché viviamo quotidianamente nelle difficoltà. Non vediamo l’ora che inizi questo 2016, vogliamo iniziarlo nel miglior modo possibile”.
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22 Dicembre 2015, 10:39