24 Aprile 2016, 15:11
3 min di lettura
FROSINONE – Nove gol in campionato, nessuno come lui nel Palermo; ma anche quattro gol di testa, nessuno come lui in tutta la Serie A. Alberto Gilardino prende per le corna il Frosinone e mette il Palermo nelle condizioni di rincorrere ancora la salvezza. Una chimera, fino a qualche giorno fa, che adesso diventa più concreta, in attesa della sfida tra Carpi ed Empoli. Il gol al Frosinone, sicuramente non il più bello della carriera, è per Gilardino quello più pesante in questo campionato: “Per questa stagione forse è il gol più importante. Abbiamo dimostrato di essere vivi, non ho più voce. Questa partita contava tanto, complimenti ai miei compagni. Abbiamo dimostrato di avere le palle, siamo vivi e l’importante era vincere qui in un campo difficile”.
Dichiarazioni a caldo che lasciano trasparire anche una certa emozione, quelle del bomber rosanero, ancora una volta decisivo per una squadra che non riesce a segnare senza di lui: “Oggi abbiamo sofferto tantissimo – prosegue Gilardino – non vincevamo da tante partite e oggi abbiamo dimostrato di avere carattere, anche per i tifosi giunti fin qui. Spero che domenica riempiano il Barbera, ne abbiamo bisogno”. Un appello alla gente di Palermo per la sfida con la Sampdoria, ma anche una frecciata ai tanti critici: “Siamo molto felici di aver dato una rispsota sul campo, dopo tante parole sulla stampa e sui giornali. Ex giocatori ed ex allenatori che commentano, noi volevamo solo dimostrare di essere vivi. Nonostante i nostri trenta e passa anni, continuiamo a lottare”.
E una volta tanto, il capitano ci mette la faccia anche quando c’è da esultare. Non è successo spesso, in questa stagione, ma Stefano Sorrentino può tornare a festeggiare insieme a tutto il Palermo. Un successo fondamentale in ottica salvezza, una dimostrazione di forza che il capitano sottolinea così ai microfoni di Sky Sport: “La vittoria di oggi è importantissima, abbiamo dimostrato di poter lottare fino alla fine. Da quando Ballardini è tornato a Palermo abbiamo chiarito. Purtroppo sono stati commessi degli errori, ma non è giusto parlare adesso di colpe. La croce, d’altronde, si fa con due bastoni. L’importante è ripartire, per il bene di questa società, di questa squadra e di questa città”.
Il Palermo non molla e crede ancora alla salvezza. La classifica vede i rosa ancora dietro al Carpi per differenza reti, con gli emiliani che scenderanno in campo domani contro l’Empoli, ma aver riagganciato la squadra di Castori è già rassicurante per un gruppo che ne ha vissute di tutti i colori: “Quando in una stagione si cambiano così tanti allenatori, non è semplice trovare la giusta concentrazione. Inconsciamente, questi cambi ci hanno dato degli alibi. Una volta che ci siamo trovati a fondo siamo ripartiti e ora siamo vivi. Nessuno si è mai risparmiato, qui c’è da pensare solo al Palermo. Dobbiamo difendere una città, questi colori, ma anche tutta la Sicilia. Abbiamo il compito di tenerla in Serie A”.
Per portare a compimento questa missione, bisognerà non sottovalutare le prossime tre sfide di campionato. Si parte da domenica prossima contro la Sampdoria, un match delicato che potrebbe riportare i rosa al quartultimo posto: “Spero di rivedere il Barbera pieno – prosegue Sorrentino – il dodicesimo uomo pronto a spingerci verso la salvezza. Ci sono venti giorni per tenere il Palermo in Serie A, poi tireremo le somme”. Un applauso, infine, a tutto il gruppo: “Per me è stato emozionante vedere ci era in panchina fare uno scatto di cinquanta metri per esultare al gol. Questo gesto vale più di mille parole. Inutile tornare indietro all’episodio di Verona, quella situazione ci ha tolto tante energie. Ora è tutto rientrato”.
Pubblicato il
24 Aprile 2016, 15:11