16 Agosto 2024, 06:05
1 min di lettura
È stato come posizionare qualcuno davanti allo specchio, come mettersi a gridare che il re è nudo. Molti hanno letto il nostro appello, il nostro Sos Palermo, sulle condizioni di una città invivibile e insicura, specialmente in certe strade. E hanno reagito, commentando, in pubblico o in privato. La rabbia, di per sé, non serve. Il prossimo passo deve essere la costruzione di una prospettiva. Intanto, il sasso ideale di LiveSicilia.it non è caduto nel vuoto.
Ecco una breve sintesi delle reazioni social. “Palermo è una città perduta”. “Ho alcune amiche che sono guide turistiche. Non vorrei trovarmi al loro posto, credo che il loro imbarazzo, per quanto camuffato, sia palese. Io, per quanto mi riguarda, più riesco a stare a casa, più mi sento tranquilla”. “Non ci sono controlli sotto tutti i punti di vista….il nulla”. “Ormai una città allo sbando senza speranza”. Sos Palermo, appunto.
Un allarme, questo Sos Palermo ritmato e ripetuto, condiviso da alcun i commercianti del centro storico che ci hanno contattato e che hanno chiesto, in un contesto difficile, la protezione dell’anonimato. Uno dice: “Palermo è diventata una città impossibile da vivere, piena di arroganza e violenza”. Un altro aggiunge: “Città invivibile, non se ne può più. Vedo soltanto una corsa per occupare potere e nulla più”.
Quando abbiamo titolato Sos Palermo, c’è venuto il classico scrupolo: non saremo stati esagerati? Le reazioni dimostrano il contrario. Noi continueremo a raccontare, a prendere posizione. La rabbia ha davvero un senso se apre al tempo della speranza.
Per segnalazioni e commenti scrivi a redazione@livesicilia.it
Pubblicato il
16 Agosto 2024, 06:05