Cronaca

Sos Palermo, stretta contro la violenza: “Aumenteremo i controlli”

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25 Settembre 2024, 07:00

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PALERMO – “Non sfuggiamo alle nostre responsabilità, incideremo ancora di più. Siamo consapevoli che a Palermo c’è una maggiore domanda di sicurezza. Non siamo insensibili, c’è bisogno di una stretta e la faremo”.

Vito Calvino a Palermo c’è tornato da questore, ma prima ancora aveva guidato due commissariati di periferia. Conosce la città e la sua evoluzione sociale.

Accetta le critiche, anche se, spiega “confutiamo la lettura superficiale che certi fenomeni siano sottostimati o poco contrastati. Dal racconto viene fuori una città abbandonata, non è così. Mi dispiace che non si percepiscano anche gli sforzi enormi per rendere la città più tranquilla”. Parla al plurale, a nome dell’intero comparto sicurezza che comprende tutte le altre forze dell’ordine.

Risse, aggressioni, accoltellamenti, specie nei luoghi della movida, si ripetono nelle notti di Palermo. Lanciare un Sos è doveroso anche se si trattasse di una insicurezza solo percepita. In questo caso, però, ci sono pure i fatti.

E mentre le opposizioni in consiglio comunale chiedono che il sindaco Lagalla si occupi della questione, i sindacati di polizia denunciano la mancanza di uomini. Secondo Calvino, però, non è questo il tema centrale: “Non siamo condizionati dalle risorse, siamo abituati a dare il massimo. Non possiamo militarizzare una città. Non serve un carro armato ma azioni mirate, altrimenti diventano una punizione per chi rispetta le regole”.

Il punto è che ad esempio alla Vucciria parlare di regole è un nonsense. Eppure c’è stato un momento, nel recente passato, in cui sembrava che il popolare quartiere fosse stato bonificato. A quale prezzo?

“Ci dicevano che il mercato era morto, che l’economia era morta. C’è un punto di equilibrio complicato fra esigenze legittime – aggiunge Calvino -. Quando controllavamo la Vucciria il popolo della movida si è spostato nella zona di via Isidoro La Lumia ed è successo quello che è successo (anche qui risse, addirittura una sparatoria e un omicidio ndr). A quel punto sono proseguiti i controlli in modo pressante e alcuni commercianti hanno iniziato a protestare”.

Insomma, per Calvino “non può essere solo un problema di polizia. Noi ci diamo da fare e i controlli aumenteranno, sperando che la gente se ne accorga. Ognuno deve fare la propria parte, però. Dal cittadino al commerciante, alle associazioni di categoria”.

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C’è troppa gente che esce di casa armata. L’alcol e la droga fanno il resto. Qualcuno nel fine settimana appena trascorso ha conficcato un coltello nel petto di un panettiere che si trovava davanti a un locale in via Monteleone, alle spalle del palazzo delle Poste in via Roma. La lama si è fermata a pochi centimetri dal cuore altrimenti sarebbe morto.

Sul fronte delle indagini si pensa ad una rissa anche se la veemenza della raffica dei colpi non fa escludere il regolamento dei conti. I precedenti per droga della vittima stanno indirizzando le indagini.

Nel prossimo fine settimana c’è da attendersi, dunque, controlli più serrati. Bisognerà capire come saranno distribuite le forze in campo. A proposito di personale: rischiano di allungarsi i tempi per l’assunzione dei cento nuovi vigili urbani. In città sono in servizio 846 caschi bianchi, ne mancano 874.

Prima deve essere approvato in senato il ddl Sicurezza, poi si dovrà bandire il concorso. Se tutti va bene ci vorranno mesi, se non addirittura. A meno che da Roma non arrivi il via libera alla Mobilità che consentirebbe il rientro a Palermo da altre città italiane.

Il Comune ha già assunto 14 vigili a tempo determinato, altri sedici dovrebbero arrivare entro ottobre. Poca cosa tenendo conto che nel giro di un anno e mezzo una quarantina di unità andranno in pensione.

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25 Settembre 2024, 07:00

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