"Spacca-vetrine" di nuovo in azione| Nel mirino un pub in centro - Live Sicilia

“Spacca-vetrine” di nuovo in azione| Nel mirino un pub in centro

La vetrina del locale danneggiata

Prima il furto di ombrelloni, poi due raid notturni da "St'orto". Indaga la polizia.

PALERMO – E’ stato preso di mira per la terza volta nel giro di pochi mesi e, in due casi, le vetrine sono state ridotte in frantumi. Nuovo colpo ai danni del pub “St’orto” che si trova in discesa dei Giudici, tra le vie Roma e Maqueda, in pieno centro storico.

Ad entrare in azione, stanotte, una banda di giovani che ha lanciato un grosso sasso contro la vetrata. I malviventi sono poi riusciti a fare irruzione nel locale e a raggiungere il registratore di cassa, impossessandosi del cassetto che però conteneva pochi spiccioli.

“Stanotte ci ha avvisato una vicina, svegliata dal rumore. La prima volta ci hanno rubato gli ombrelloni che avevamo lasciato all’esterno – spiega Anna Cusimano, una delle titolari – mentre la cassa era già finita nel mirino. Noi non lasciamo soldi quando chiudiamo, quindi, per fortuna, non è stato portato via l’incasso. Si tratta comunque di episodi molto spiacevoli, che ci costringono ad ulteriori spese per ripristinare la vetrina. Dal video delle telecamere che abbiamo consegnato alla polizia – prosegue – si vedono chiaramente questi ragazzi che lanciano una pietra enorme e poi entrano nel locale. Ci auguriamo non accada più, perché noi vogliamo semplicemente lavorare”.

E’ l’ennesimo episodio nel centro storico di Palermo. Stavolta i ladri hanno colpito con un sasso, ma negli scorsi mesi le vetrine di altri esercizi commerciali sono state danneggiate con mazze e spranghe. E’ il caso dello store Rinascente di via Roma, del negozio Navigare, delle gioiellerie Cipolla e Sutera, del bar Spinnato di via Belmonte e, più recentemente, dell’open space di distributore bevande e snack h24 di corso Vittorio Emanuele.

“Noi abbiamo installato il circuito di videosorveglianza – prosegue la titolare – e facciamo molta attenzione alla sicurezza della nostra attività. Che possiamo fare di più? Speriamo in un maggiore controllo delle forze dell’ordine in tutta la zona. Dal canto nostro, non ci scoraggeremo di certo. Continueremo come sempre a portare avanti il nostro lavoro”. Nel frattempo, le indagini della polizia per risalire agli autori del raid sono in corso.


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