03 Novembre 2024, 21:11
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Covate per 5 giorni nella lotta impari contro il fango, la rabbia e l’indignazione degli alluvionati sono esplose oggi a Paiporta: al grido di “assassini”, la gente ha lanciato melma e oggetti contro re Felipe e Letizia, il premier Pedro Sanchez e il governatore della regione di Valencia, Carlos Mazòn, in visita al groud zero dell’immane catastrofe che si è abbattuta martedì sulla periferia sud di Valencia.
“Fuera! Fuera!”, le urla rivolte al corteo di autorità che ha percorso a piedi la strada d’accesso alla località devastata, dove si contano 72 delle 217 vittime finora recuperate. Liberata solo ieri dai blindati dell’esercito da parte dei cumuli di veicoli, cassonetti e mobili ammassati che sbarrano l’acceso a strade ed edifici dopo lo tsunami causato dalla piena del torrente che taglia in due il comune.
E mentre nuovi allarmi meteo per le piogge torrenziali sul litorale sud di Valencia, riprese nel pomeriggio incessanti, minacciano altre letali ondate nere nei municipi in ginocchio e con la popolazione allo stremo. “Mazon dimision!”, Mazon dimitteti!, hanno gridato anche al governatore di Valencia, che la gente non perdona per aver ignorato l’allerta meteo per 12 ore lanciando l’allarme sui cellulari solo alle 20.11 di martedì, a tragedia ormai consumata.
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03 Novembre 2024, 21:11