29 Gennaio 2016, 15:56
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CARINI (PALERMO) – C’è un arresto per il ferimento di un bimbo di quattro anni e della madre, avvenuto ieri a Carini. In manette è finito lo zio. Si tratta di magazziniere incensurato, di 40 anni. Ora è accusato di detenzione abusiva di armi e lesioni personali colpose. Il piccolo è stato operato ed è ancora in prognosi riservata.
E’ lo zio che imbracciava ieri pomeriggio in casa la doppietta con regolare matricola, ma detenuta illegalmente, dalla quale accidentalmente è partito un colpo che ha ferito gravemente all’addome il nipote e la madre del piccolo, 30 anni, alla gamba destra. Lievi ferite anche per la figlia della donna e per lo stesso zio.
La paura nel pomeriggio di ieri in una villetta di via Fiume Falco, dalle parti della caserma dei carabinieri del paese. Lo sparo ha raggiunto il bimbo alla pancia, i soccorritori del 118 l’hanno trovato per terra, in un lago di sangue. E’ stato subito intubato e stabilizzato, ma è stato necessario un delicatissimo intervento chirurgico d’urgenza all’ospedale di Villa Sofia. L’equipe del dottor Domenico Guarrasi gli ha estratto oltre venti pallini dall’addome. E’ stato ricoverato al Trauma center, la prognosi è riservata.. Nello stesso nosocomio palermitano è stata trasportata la madre del piccolo, una donna di trent’anni raggiunta di striscio dal colpo. Le sue condizioni non sono state considerate gravi.
Il colpo, come hanno accertato i carabinieri di Carini, è partito da un vecchio fucile da caccia: in base a quanto ricostruito la donna si trovava coi figli a casa di parenti. Lì il bambino, incuriosito, avrebbe chiesto allo zio di mostrargli l’arma, appesa alla parete come souvenir.
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29 Gennaio 2016, 15:56