30 Dicembre 2020, 17:07
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PALERMO – Restano poco più di 24 ore al consiglio comunale di Palermo per approvare entro domani il bilancio di previsione. Ma al momento la discussione è in alto mare, l’aula in queste ore sta affrontando il nodo dell’aumento delle ore del personale.
L’amministrazione comunale ha proposto un aumento della Tari, la tariffa sui rifiuti, del 27,7% rispetto al 2019. Un conto salato per i palermitani che meno di un mese fa hanno dovuto subire l’ennesima emergenza rifiuti e che dall’anno prossimo, secondo quanto ipotizzato dalla giunta Orlando, dovranno pagare per tre anni una tariffa più cara di circa 43 euro. Ma dovranno pagare anche il conferimento dei rifiuti fuori dalla Sicilia, visto che la settima vasca della discarica di Bellolampo non è stata realizzata e non si sa dove collocare la massa di spazzatura che ogni giorno viene prodotto nel capoluogo.
Il piano economico finanziario che determina le tariffe Tari, presentato dalla Rap, la società che gestisce i rifiuti, e validato dalla società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti, deve essere approvato entro domani così come il bilancio. Gli uffici comunali hanno approvato la proposta della Rap che deve passare al vaglio della giunta comunale, attraverso una delibera di aggiornamento e adeguamento delle tariffe, e poi deve essere votata demptre entro domani sera in Consiglio. Secondo il nuovo piano il costo del servizio di smaltimento e raccolta della spazzatura, passerebbe da 128 a 162,9 milioni, ma il ragioniere generale Paolo Bohuslav Basile nel parere allegato al provvedimento segnala che “l’incremento proposto del gettito Tari determina, allo stato, un insostenibile incremento dell’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità pari a 10 milioni, che in atto non hanno copertura finanziaria”. Somme che il Comune dovrebbe iscrivere in bilancio per coprire l’eventuale evasione della Tari.
“La delibera non è ancora arrivata al consiglio, un ritardo grave che ci mette in difficoltà visto che dovremmo approvarla entro domani. Vogliamo vederci chiaro – dice Dario Chinnici, capogruppo di Italia Viva – oltre agli extracosti per la chiusura di Bellolampo, ci ritroviamo altri 13 milioni di euro su cui va fatta immediata chiarezza”. “Sarebbe una beffa assistere all’aumento della Tari – dice Igor Gelarda, capogruppo della Lega – perché il servizio è assolutamente inesistente. Le foto della città piena di spazzatura hanno fatto il giro di tutta l’Italia, una vergogna e come Lega, se il caso, faremo le barricate”. “Nessuno poteva immaginare una cifra così elevata, l’amministrazione dovrà spiegarcene l’origine, anche perché arriva il penultimo giorno dell’anno – dice Toni Sala di Avanti Insieme- bisogna accelerare sulle procedure per realizzare la settima vasca di Bellolampo e l’incremento della differenziata, non possono essere i cittadini a pagare le scelte sbagliate degli enti locali”.
(ANSA).
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30 Dicembre 2020, 17:07