06 Novembre 2020, 12:05
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ROMA, 06 NOV – “Il nostro Paese ha retto in questi otto mesi perché la leale collaborazione tra Stato centrale, regioni ed enti locali è stata praticata. Ma quella leale collaborazione prevede anche un’assunzione di responsabilità quando si fanno scelte complesse e difficili”. Lo ha detto il ministro per le Autonomie, Francesco Boccia, nel suo intervento al workshop organizzato da Philip Morris e The European House – Ambrosetti.
E il ministro della Salute, Roberto Speranza, nell’informativa alla Camera ha spiegato le motivazioni che stanno alla base della divisione in fasce delle regioni: “Si tratta di un lavoro complesso- ha detto -. Ciascuna Regione viene classificata sulla base dell’incrocio di due parametri: indice di rischio prodotto dai 21 indicatori e i 4 scenari definiti attraverso gli Rt. Con lo scenario 4 e Rt sopra 1,50 indice di rischio alto, la regione viene collocata in zona rossa. Dopo 14 giorni con scenario e indice piu basso avviene una nuova classificazione della cabina di regia. Si tratta di un lavoro di una raccolta dati imponente, per questo le valutazioni hanno bisogno di almeno una settimana per essere attendibili, perché i dati possano stabilizzarsi”.
“Lo spirito con cui ci muoviamo è l’esatto opposto rispetto ad uno spirito punitivo verso le Regioni – ha aggiunto -. Sappiamo che le misure comportano sacrifici ma non abbiamo alternative se vogliamo superare questa fase. E’ vero che sono tanti i casi asintomatici ma questa volta sono colpite tutte le Regioni”.
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06 Novembre 2020, 12:05