10 Ottobre 2024, 09:51
1 min di lettura
PALERMO – Concluse le indagini riguardanti l’operazione della polizia che lo scorso febbraio ha consentito di smantellare un’organizzazione criminale specializzata in furti di auto, riciclaggio ed estorsioni. Il blitz portò all’arresto di una banda che aveva la sua base allo Sperone.
Adesso arriva l’iscrizione nel registro degli indagati di 14 persone che hanno negato agli inquirenti di aver subito un’estorsione per riavere il proprio mezzo rubato dalla banda. Il classico metodo del “cavallo di ritorno” era infatti una prassi seguita dalla banda che aveva la sua base allo Sperone.
I riscontri investigativi hanno fatto ritenere che le condotte dei 14, gravemente omissive in relazione ai reati compiuti dagli estorsori, ostacolassero l’accertamento della verità ed integrassero, quindi, il reato di favoreggiamento. Nel blitz del febbraio scorso le telecamere della polizia consentirono di ricostruire il modus operandi dell’organizzazione.
Pubblicato il
10 Ottobre 2024, 09:51