Spray al peperoncino | Cosa c’è da sapere

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10 Dicembre 2018, 11:31

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Arma di autodifesa o strumento pericoloso? Dopo la tragedia nella discoteca di Corinaldo, costata la vita a sei persone, sono molti quelli che si interrogano su cosa sia realmente lo spray al peperoncino, come funzioni e – soprattutto – su quali siano gli effettivi rischi derivanti dall’utilizzo.

Entrato ormai nella quotidianità di numerose persone, nasce e si diffonde come strumento di autodifesa da usare in caso di aggressione o di fermo da parte di qualche malintenzionato. Agisce particolarmente sugli occhi e sulle mucose, provocando bruciore, tosse e lacrimazione. Infatti, chi viene colpito dallo spray, resta cieco per alcuni minuti, impossibilitato ad aprire del tutto gli occhi. Le conseguenze si fanno più complicate nel caso in cui ad entrare in contatto con la sostanza sono persone più a rischio (come gli asmatici), anziani e bambini.

L’effetto urticante dato dalla bomboletta deriva prevalentemente dalla Capsaicina, un estratto derivante da alcune sotto categorie del peperoncino. A questa vengono aggiunte altre sostanze, come il glicole propilenico.

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In Italia, la regolamentazione di questo strumento è avvenuta nel maggio del 2011, mentre è dal 2014 che viene commercializzato. Inizialmente era possibile acquistarlo solo nelle armerie (veniva e viene considerato un’arma a tutti gli effetti, seppur non letale), poi hanno iniziato a venderlo anche farmacie e supermercati. Lo spray è estremamente accessibile a tutti, in quanto i prezzi delle bombolette vanno da dieci a un massimo di trenta euro.

 

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10 Dicembre 2018, 11:31

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