Spuntano 4 milioni di debiti| “Chi ha sbagliato pagherà”

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09 Aprile 2015, 10:21

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GIARRE. Che qualcosa non abbia funzionato nella complessa macchina amministrativa del comune di Giarre non sembrano esserci molti dubbi. L’improvvisa comparsa di debiti pregressi, relativi a esercizi finanziari del passato, pari a circa 4milioni e mezzo di euro, lo conferma. Adesso restano da quantificare l’esatta cifra, da stabilire con chiarezza la provenienza e da accertare le responsabilità, e se siano frutto di dolo o negligenza. Questo l’obiettivo dell’indagine interna richiesta dal sindaco Roberto Bonaccorsi al segretario generale dell’ente Rossana Manno. L’imperativo è fare in fretta e agire con fermezza nei confronti di chi ha sbagliato.

“Mi auguro – dice il primo cittadino – che in 10 o 15 giorni sia fatta chiarezza. Il segretario acquisirà tutta la documentazione, sentirà i dirigenti e poi stilerà una relazione che sarà trasmessa alla Corte dei Conti. A quel punto – promette Bonaccorsi – chi ha responsabilità pagherà. Tutto avverrà con la massima trasparenza. Prima informerò il consiglio comunale e poi l’intera città. I cittadini saranno resi edotti di quanto è successo, di chi sono le responsabilità e di quali saranno le soluzioni prospettate. Non può più passare il messaggio che chi ha causato dei danni all’ente non ne risponda. E’ una questione etica”.

La domanda però è come siano potuti sfuggire debiti di questa portata, considerato che sono state fatte ben due ricognizioni debitorie, la prima con il piano di risanamento e la seconda con il decreto legge 35. “Lo accerteremo – dichiara il sindaco – ma se una parte cospicua di questi debiti, come sembra attengono a quel periodo era necessario tirarli fuori prima, quando potevamo avvalerci di una disposizione per il pagamento e di una ulteriore disposizione per il ripianamento, e cioè la suddivisione in un arco temporale di tre anni. Adesso sarà possibile comunque ripianarli in tre anni, ma a normativa ordinaria. Se si tratta però di debiti contrattuali – dice ancora Bonaccorsi – dovremo imputarli tutti in un anno e diventerebbe difficile”.

Nessuna ipotesi di dissesto è all’orizzonte, Bonaccorsi ha già in mente dove trovare le coperture. “Una parte nel piano di risanamento – spiega il sindaco – dove sono state inserite due voci a titolo cautelativo che riguardano la possibilità di sanare passività pregresse. Abbiamo potenziali debiti fuori bilancio nel piano per un importo di 600mila euro, un fondo contenzioso in itinere con ulteriori passività potenziali, molto più cospicuo. Inoltre per i contenziosi, a livello prudenziale, abbiamo accantonato – prosegue – quasi tutto il valore del rischio del contendere. Significa che i risparmi che otteniamo possiamo utilizzarli anche nell’evenienza di ulteriori passività. E poi ci sono ulteriori un milione e mezzo per debiti fuori bilancio potenziali e altre passività”.

Roberto Bonaccorsi promette che non ci sarà nessun ulteriore aggravio per i cittadini. Le coperture saranno trovate altrove, ma rimarrà il danno per la collettività. “Immaginavo di utilizzare alcune entrate per servizi alla collettività – dichiara ancora il primo cittadino – Adesso i cittadini potrebbero non vedersi ristornati una parte dei sacrifici fatti, che era l’obiettivo che mi ero prefissato. Quindi ci saranno minori opportunità per la città”.

Quanto successo non può naturalmente non minare il rapporto di fiducia con i dirigenti, con alcuni già in parte compromesso. Potrebbero essere diverse le aree coinvolte. “Per quanto ne sappiamo adesso è coinvolta l’area tecnica – dice Bonaccorsi – e poi, secondo me, l’area economico finanziaria che fa da collettore. Tra i potenziali debiti, per esempio, uno riguarderebbe l’indennità relativa al reitero dei vincoli preordinati all’esproprio. Potrebbe trattarsi quindi di mancati accantonamenti dal 2005, un arco temporale così lungo non può sfuggire. Più che per la copertura –prosegue il primo cittadino giarrese – sono preoccupato per l’iter procedurale che ha portato alla cognizione di questi debiti. Evidentemente alcune situazioni non sono state sanate all’interno dell’ente e ci sono falle da tamponare. Vorrà dire che si dovrà andare avanti in maniera rigida e rigorosissima. Ai dirigenti – spiega Bonaccorsi – ho detto chiaramente che nessuno potrà essere esente da responsabilità e che una volta accertate io non mi sarei fermato. Sarò intransigente da questo punto di vista”.

Il sindaco non esclude che vi sia stato dolo. “La storia di questo ente – dichiara ancora il primo cittadino – non mi lascia escludere nessuna ipotesi. Non so se ci sia stato dolo, indolenza o superficialità. Per questo voglio che si accerti l’origine e soprattutto l’eventuale inosservanza dell’obbligo dell’impegno di spesa per il relativo anno di competenza. Perché se queste spese erano spese ordinarie, rispetto ai servizi resi a quell’epoca, dovevano essere imputati e impegnati in quell’esercizio di competenza. Ma – conclude Bonaccorsi – lo scopriremo”.

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09 Aprile 2015, 10:21

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