Squadra che vince non si cambia |Schelotto dà a Tedesco il Palermo

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28 Gennaio 2016, 08:30

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PALERMO – Squadra che vince non si cambia. poco importa se a cambiare è invece l’accoppiata tecnica, che da Schelotto-Bosi è diventata Schelotto-Tedesco, perché le idee tattiche restano e saranno sempre quelle dell’argentino, tanto più dopo una netta affermazione come quella casalinga contro l’Udinese. Il 4-1 del “Barbera” non ha ridato solamente tre punti e ossigeno in vista della lotta salvezza, ma anche un paio di certezze sullo schieramento adottato dall’ex tecnico del Lanus. La prima è la solidità della difesa a quattro, un esperimento che aveva già reso bene con Iachini, mentre la seconda è più una sorpresa, ovvero la funzionalità del tridente atipico.

Quaison e Vazquez, in alcune occasioni, sono arrivati a pestarsi i piedi, questo è vero. Ciò non toglie che i due abbiano caratteristiche perfettamente complementari, tanto da aver disinnescato senza problemi la non irresistibile difesa dell’Udinese. Sabato toccherà fare lo stesso contro il Carpi, campo che nell’unico confronto in Serie B si è dimostrato decisamente ostico ai rosa. Ancora Vazquez a destra (sulla carta), con ampia licenza di svariare su tutta la trequarti, ma soprattutto ancora Quaison a sinistra, dove potrà cercare sia il fondo che l’accentramento. La sua velocità e la sua propensione a calciare col destro lo rendono fondamentale in un tridente offensivo come quello impostato da Schelotto.

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L’attacco dovrebbe essere completato da Gilardino, ma il condizionale è d’obbligo. Schelotto, infatti, non ha disdegnato in questi giorni l’apporto di Djurdjevic e Balogh, sebbene quest’ultimo abbia avuto maggiore spazio come esterno nei tre d’attacco e non come punta centrale. L’abilità dell’ungherese a portare palla, a dispetto della statura, lo rende un’alternativa al ruolo di ala, col serbo che invece resta la prima opzione alle spalle di Gilardino per il posto da centravanti titolare. Un posto ancora da assegnare, anche se il bomber biellese parte in pole position nei confronti dei due giovani compagni.

Questo, di fatto, è l’unico elemento di novità che Schelotto potrebbe consegnare a Tedesco per la sfida di sabato. L’esordio del tecnico palermitano in Serie A, ad oggi, dovrebbe infatti avvenire con lo stesso undici visto nell’altro esordio in massima serie, quello di Giovanni Bosi. Conferme dunque anche per il centrocampo, dove il lavoro da diga di Jajalo è stato particolarmente apprezzato dallo staff tecnico, e in difesa, dove Struna ha raccolto consensi per la sua prestazione in fase di ripiegamento. Qualora si volesse tentare uno schieramento più spregiudicato contro una diretta concorrente, però, resta viva l’ipotesi Morganella. Ma ad oggi è tutto ancora in cantiere.

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28 Gennaio 2016, 08:30

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