27 Agosto 2012, 12:06
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Palermo si è addormentata delusa e si è risvegliata con l’amaro in bocca che solo certe serate da dimenticare rescono a lasciarti per giorni. La sconfitta per 0-3 incassata dal Napoli ha fatto emergere tutti i limiti di una squadra rosanero che a quattro giorni e mezzo dalla chiusura del calciomercato fa cadere nello sconforto una città intera. Zamparini ha ristrutturato pesantemente l’assetto societario e lo staff tecnico e sanitario ma la rosa messa a disposizione di Sannino è apparsa, com’era prevedibile, incompleta e confusa.
Sannino ha messo in campo il suo undici titolare con il 3-5-2 tanto caro al presidente Zamparini che, però, non ha dotato la sua squadra di esterni di ruolo fondamentali per il tipo di gioco che sogna per i rosanero. A quattro giorni e mezzo dalla chiusura del calciomercato non si possono fare miracoli ma è ancora possibile battere un colpo per dare un segnale a una tifoseria che, nonostante le cessioni eccellenti degli ultimi anni e il deludente campionato dello scorso anno, ieri sera ha fatto registrare oltre ventimila presenze al Barbera. Segno di un amore per la squadra ancora vivo.
Palermo merita di più, a Zamparini si chiede uno sforzo economico e sentimentale che ricalchi le orme di ciò che ha già fatto per il club rosanero negli anni passati. In dieci anni di presidenza il patron friulano ha fatto passare da viale del Fante campioni del mondo, bomber e fantasisti che hanno fatto sognare il popolo rosanero per poi spiccare il volo verso lidi più prestigiosi e irraggiungibili per un piccolo club come il Palermo. Ma ad ogni addio è sempre seguito un arrivo che ha rimpiazzato degnamente il campione in partenza. Da Pastore in poi non è stato più così e abbiamo voglia di pensare che l’ultimo anno e mezzo sia solo un incidente di percorso e non un cambio di strategia di Zamparini. Se è così, per il presidente è tempo di battere un colpo. Se qualcosa, invece, è cambiato Palermo merita di saperlo con chiarezza.
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27 Agosto 2012, 12:06