12 Maggio 2016, 18:35
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CATANIA. E’ ormai chiara la spaccatura fra i vertici del teatro Stabile. Oltre ai guai patrimoniali ed economici dell’ente ci sono anche le liti intestine in seno al Cda dell’ente. Il botta e risposta al vetriolo consumatosi in queste ore fra il presidente Salvatore La Rosa e il vice presidente Jacopo Torrisi lo dimostra. Tra i due non mancano i contrasti. La recente nomina del comitato tecnico in realtà sarebbe solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
A breve dovrebbe avvenire il passaggio di consegne fra il direttore generale uscente Giuseppe Dipasquale e il nuovo direttore Giovanni Anfuso. Per agevolare questa fase il Cda dell’ente pochi giorni fa ha deciso di nominare, come è stato spiegato, alcune personalità vicinissime al teatro con lo scopo di affiancare i due registi nelle fasi di avvicendamento. Il comitato si è insomma messo gratuitamente a disposizione del Cda. Altro non si sa. Ma la decisione non ha convinto affatto Torrisi il quale ha manifestato tutta sua perplessità in merito. La reazione del vicepresidente rilasciata alla stampa locale successivamente alla notizia dell’istituzione del comitato tecnico consultivo ha gettato discredito sulla scelta messa in campo dal Cda. Per Torrisi, l’organismo composto da Caterina Andò, Franco Buzzanca, Ezio Donato, nominato nel corso di una seduta del Consiglio alla quale era assente – come lo stesso ha spiegato attraverso una nota diffusa qualche giorno fa – sarebbe illegittimo e nullo.
Ma La Rosa a sua volta, risponde con una dura replica rivolta al giovane Torrisi.
“Certo che occorre ammirare il coraggio, – scrive La Rosa – tutto giovanile, mostrato dal vicepresidente del Cda dello Stabile. Un coraggio che rischia di sconfinare nella temerarietà, se è vero che Jacopo Torrisi -nel mezzo di una tempesta perfetta che avvolge il teatro e rischia di farlo naufragare – si sofferma su questioni dalla natura incomprensibile ai più.
Assente nella seduta del 6 maggio u.s., da cui è si allontanato prima che iniziasse, il vicepresidente ne contesta poi gli esiti e le decisioni ivi assunte, prima via stampa, poi nell’incontro con i lavoratori di lunedì 9 maggio.
Pensa Torrisi che per istituire un Comitato Tecnico Consultivo, costituito, a titolo gratuito, da tre figure così rappresentative del nostro teatro (Caterina Andò, Franco Buzzanca, Ezio Donato) a supporto del Cda in una fase così drammatica e delicata e in affiancamento al direttore uscente, sia addirittura necessaria una modifica statutaria?
Pensa Torrisi che il Comitato tecnico sia illegittimo perché nominato in assenza di uno specifico punto all’ordine del giorno? È di questa natura il contributo che il vicepresidente Torrisi intende fornire in tale frangente?
Il Consiglio di Amministrazione è impegnato nel disperato tentativo di far sopravvivere il Teatro Stabile disastrato da una condizione patrimoniale, finanziaria ed economica gravissima, su cui Torrisi, nel CDA da anni, può magari fornire le opportune motivazioni più di quanto non possa farlo io, in funzione dal gennaio di quest’anno.
E invece si cincischia su questioni di scarsa comprensibilità che dicono molto sulla resistenza al cambiamento.
Adducendo ragioni formali e speciose, ci si oppone forse al nuovo processo intonato alla responsabilità, alla trasparenza ed al massimo coinvolgimento possibile da parte di tutti coloro che amano il Teatro Stabile?
Ma tale processo è ormai irreversibile e va oltre la mia persona, perché è un’esigenza ineludibile.
Del resto, in questa come su altre questioni, la posizione del Vicepresidente è una voce isolata. Anche i lavoratori, riuniti in Assemblea lunedì scorso hanno apprezzato il nuovo organismo del Comitato Tecnico ed hanno proposto che fosse portato a cinque componenti, per includere un attore e un rappresentante eletto dai lavoratori stessi.
Gli stessi dipendenti, così duramente provati da una situazione così grave, si sono detti consapevoli che urge risolvere urgentemente il problema degli stipendi, ma occorre con pari importanza cambiare metodi e criteri affinché il futuro sia diverso del passato.
Il CDA prenderà in considerazione tali proposte e varerà al più presto un regolamento per il funzionamento del Comitato Tecnico Consultivo.
Si apre così una fase di inclusività, di partecipazione e di corresponsabilizzazione. Le cose cambiano, ci si rassegni”- conclude Salvatore La Rosa
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12 Maggio 2016, 18:35