13 Dicembre 2011, 19:02
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Il ddl sulla stabilizzazione dei precari adesso è un vero giallo. Il testo, oggi discusso in prima Commissione all’Ars, infatti, conterrebbe delle misure che rischiano di sollevare più di una polemica. Un fatto, in particolare, raccontato da una dei componenti la Commissione lavoro, Marianna Caronia: “Siamo stati convocati oggi dall’assessore al lavoro Piraino – ha detto – per discutere sulla stabilizzazione degli Asu. Negli stessi minuti, però, sul futuro di questi lavoratori veniva stesa un’ombra inquietante”.
E il deputato del Pid spiega i propri dubbi: “Il ddl sulla stabilizzazione dei 750 precari di Arra, Arta e Protezione civile, infatti, prevede per la copertura finanziaria delle assunzioni del 2013 di attingere in parte al cosiddetto Fondo unico per il precariato. Quel Fondo, per intenderci, che consente di erogare agli Asu il sussidio di 519 euro al mese”. Insomma, mentre in una commissione si discute di assunzione per questi lavoratori, in un’altra si prevede la cancellazione della forma di sostegno al reddito: “E’ come – affonda la Caronia – se la mano destra non sapesse cosa fa la sinistra. Una situazione paradossale”.
E non solo. Le modalità di assunzione prevista dal ddl che dovrebbe, tra le altre cose, riaprire dopo anni ai concorsi alla Regione, sarebbe, secondo la Caronia “niente più che una manovra elettorale, in vista di possibili elezioni tra la fine del 2012 e la prima metà del 2013”. Una manovra “scorretta”, secondo il parlamentare del Pid, anche perché “il governo – aggiunge – ha legato la sacrosanta proroga dei contratti dei 750 precari a queste assunzioni che coinvolgerebbero anche categorie non previste inizialmente”. Si tratta, in particolare, di alcuni dipendenti degli Uffici legali e a quelli degli uffici di Ragioneria. “Il rischio concreto – spiega la Caronia – è che alla fine il costo per il personale aumenti, visto che non viene spiegato in nessun modo come e dove il governo intende trovare la copertura finanziaria per queste nuove assunzioni”. Assunzioni, tra l’altro, sulle quali incombono altri dubbi: “Sarà la Regione stessa a decidere l’ordine delle stabilizzazioni. E i criteri per decidere le priorità dovrebbero essere inseriti in un emendamento che l’esecutivo presenterà domani. Insomma, l’ordine di queste assunzioni sarà assolutamente discrezionali”.
E dubbi sul ddl arrivano anche dal sindacato che denuncia: “In commissione è arrivato un testo da quello concordato con le parti sociali”. La denuncia, in particolare, è della Uil che chiede “subito un confronto per verificare i contenuti del disegno di legge sul personale e sul contenimento della spesa della Regione siciliana. Siamo convinti – hanno dichiarato il segretario generale Claudio Barone e il dirigente Gianni Borrelli – della necessità di procedere con la massima velocità per approvare, prima della fine dell’anno, il provvedimento legislativo. Prima, però, dobbiamo valutarne criteri ed effetti. L’obiettivo del precedente testo era di stabilizzare i 750 precari della Protezione civile, dell’Arta e dell’Arra ma anche i catalogatori dei Beni culturali. La stabilizzazione di questo personale – hanno precisato – non comporta alcun costo aggiuntivo per le casse della Regione. Nel nuovo disegno è stata introdotta la possibilità di assumere anche gli addetti agli uffici della Ragioneria e di Difesa e Consulenza legale della Regione. Possibilità che non era prevista nella precedente versione del disegno di legge. A fronte di ciò c’è la diminuzione della dotazione finanziaria da 82 a 50 milioni. Diventa quindi fondamentale – hanno concluso – capire criteri, modalità e destinatari del provvedimento in modo da evitare di penalizzare lavoratori che svolgono funzioni fondamentali per comunità isolana”.
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13 Dicembre 2011, 19:02