08 Marzo 2014, 09:14
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CATANIA – Aveva messo la sua esperienza di tipografo per poter diventare un “falsario” di primo ordine. Avevano così trasformato il suo appartamento in una e vera propria stamperia con tutta le strumentazioni tecnologiche per fare un lavoro “minuzioso e preciso”. I carabinieri, però, hanno scoperto tutto. Hanno localizzato il centro del falso a San Cristoforo ed hanno arrestato in flagranza Salvatore Massimiliano Guglielmino, 39 anni. L’indagato aveva “ingaggiato” come aiuto sua madre, C. M. che è stata denunciata per i reati di falsificazione di monete, detenzione di strumenti atti alla falsificazione e falsità materiale.
A far scattare l’inchiesta è stata la segnalazione da parte di Europol: nei mesi scorsi era stata accertata la presenza sia in Italia, che in Spagna, Germania e Malta, di banconote false di un ingente valore che secondo l’organismo internazionale facevano capo ad un’attività di contraffazione che aveva come centro di produzione proprio la città di Catania. Le indagini, che hanno portato a scoprire “la stamperia del falso” grazie a sofisticate tecnologie a San Cristoforo, sono state condotte dai Carabinieri della Compagnia di Piazza Dante e da quelli del Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria. I militari hanno programmato la perquisizione ed hanno così sorpreso il tipografo.
La stamperia è dotata di ogni strumento informatico necessario: computer, stampanti e scanner ed erano già pronti documenti e banconote che sarebbero state immesse ne circuito nel territorio dell’Unione Europea. In totale sono state trovate banconote del taglio di 10 Euro per un valore complessivo di 10.000 euro. Ma l’attività non era solo concentrata sulla contraffazione di denaro: i carabinieri hanno sequestrato numerosi blocchetti di certificati assicurativi contraffatti e vari diplomi di attestazioni di qualifiche professionali. Insomma, il business di mamma e figlio falsari era allargato a diversi settori.
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08 Marzo 2014, 09:14