19 Gennaio 2013, 21:14
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PALERMO – Stangata per Biagio Conte. Altra cartella esattoriale notificata alla missione Speranza e Carità lo scorso 8 gennaio. Una richiesta, quella della Serit, da 81.671,99 euro che reclama il pagamento della Tarsu. Una vera doccia fredda per la missione che già da mesi versa in una situazione d’emergenza. “Quest’imposta ci penalizza perché si valuta tenendo conto dei metri quadrati, tuttavia l’incontro (con il sindaco Orlando ndr.) mi lascia ben sperare”, aveva detto lo scorso dicembre Biagio Conte in un’intervista rilasciata a LiveSicilia.
In merito alla questione attuale è intervenuto attraverso un comunicato il deputato regionale del Pd Fabrizio Ferrandelli che ha espresso il suo apprezzamento per la scelta dell’assessorato alla Famiglia di stanziare un contributo di 60mila euro in favore della missione, aggiungendo che “se la Serit chiede più di 80 mila euro per il pagamento della Tarsu, rischiamo di vanificare ogni tentativo di salvare quanto di buono costruito da Conte. Bisogna trovare una soluzione in tempi brevi e permettere alla missione di continuare ad operare con serenità”. “È scandaloso – denuncia Ferrandelli – che una struttura, come quella creata da Biagio Conte, che sopperisce alle mancanze dell’amministrazione comunale e provvede ai bisogni dei cittadini più deboli debba essere vessata in questo modo. Chiedo, infatti, all’amministrazione comunale di attivarsi in tempi brevi e sgravare la missione e le altre onlus che operano nel sociale, spesso in completa sostituzione dei servizi sociali del comune, dal pagamento della Tarsu”. “Anche noi ci siamo adoperati – ha aggiunto il deputato del Pd – a favore di Biagio Conte e dei tanti bisognosi che lui assiste. La commissione Attività produttive invece sta lavorando alla riduzione e eliminazione della Tarsu. Siamo vicini a Biagio Conte e solidali con le sue iniziative”. E se i 60mila euro stanziati dall’assessorato alla Famiglia saranno pignorati dalla Serit, Ferrandelli richiede invece “all’Assessorato di bloccare temporaneamente l’erogazione del contributo, in attesa che venga trovata una soluzione, così che i 60mila euro della Regione vengano effettivamente utilizzati per consentire alla missione di dare un pasto caldo e un tetto sulla testa alle centinaia di poveri che ogni giorno si rivolgono a Biagio Conte per essere aiutati”.
Il 17 dicembre in una nota firmata dai consiglieri Idv Cosimo Pizzuto, Gaspare Lo Nigro e Paolo Caracausi si leggeva che “il Consiglio comunale ha approvato un emendamento all’assestamento di bilancio a firma dei consiglieri Lo Nigro e Pizzuto di Idv che prevede uno stanziamento di 30mila euro a favore della Missione Speranza e Carità”. Dalla Missione Speranza e Carità, Padre Pino, contattato da Livesicilia, fa sapere che la donazione non è ancora pervenuta ma che dovrebbe arrivare. “A questo punto – propone Padre Pino – potrebbero trattenere questi 30mila euro per il pagamento della Tarsu”.
Dal comune di Palermo è giunta intanto comunicazione che l’attuale Amministrazione è del tutto estranea alla questione poiché il pignoramento è stato richiesto dalla Serit per una cartella esattoriale di molti anni fa, “in base al regolamento sulla Tarsu voluto dall’Amministrazione Cammarata” e “diventato esecutivo prima del nostro insediamento”, come ha dichiarato l’assessore al bilancio Luciano Abbonato. “Il Sindaco Orlando – ha continuato Abbonato nel comunicato – anche durante l’ultima relazione al Consiglio Comunale, ha ricordato che è nostra intenzione modificare il Regolamento sulla fiscalità comunale in modo da introdurre forme premiali a sostegno di chi svolge attività sociali e di chi sostiene lo sviluppo economico e occupazionale”. “In questi mesi – ha detto il sindaco Leoluca Orlando – abbiamo avviato un ottimo dialogo con la Missione di Biagio Conte con cui abbiamo iniziato una collaborazione e la cui attività è sostenuta anche economicamente”.
Si mostra scoraggiato Padre Pino: “Quando vediamo questo tipo di ingiustizie che dobbiamo fare? Abbiamo molte beghe da sbrigare, tante bocche da sfamare e dobbiamo pure pensare a pagare cifre come queste? Noi offriamo un servizio in modo del tutto gratuito. E’ questo il modo di aiutare chi porta avanti un servizio che agisce in modo serio e concreto, sgravando anche il Comune di molti problemi?”. Dalla Missione fanno sapere che l’avvocato Pignatone e il dottore Marino avevano impugnato la problematica la questione. “In seguito al ricorso la Serit – fa sapere Padre Pino – aveva abbonato il 30% della somma, quindi quella attuale non sarebbe nemmeno equivalente a quella iniziale”. L’avvocato Pignatone starebbe adesso riprendendo in mano la questione in modo del tutto gratuito per venire incontro alle esigenze della Missione. Notizie positive giungono, invece, riguardo alle bollette di luce, acqua e gas che la Missione avrebbe dovuto pagare. Padre Pino ha affermato, infatti, che il presidente della Regione Rosario Crocetta ha comunicato con le aziende preposte e sarebbe riuscito ad ottenere l’abrogazione del pagamento delle tasse dalle suddette.
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19 Gennaio 2013, 21:14