PALERMO – “I giudici non hanno avuto coraggio e hanno dato una lettura parcellizzata dei fatti”: ha “bacchettato” i colleghi che hanno assolto i carabinieri del Ros prima nel processo sulla mancata perquisizione de covo di Riina, poi sulla mancata cattura di Provenzano il pm Nino Di Matteo. Di Matteo, nel chiudere la requisitoria del processo sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia- ha “rimproverato” i magistrati giudicanti che finora hanno sempre mandato assolto il generale Mario Mori, oggi imputato al dibattimento sul presunto patto tra pezzi delle istituzioni e Cosa nostra e accusato dei due episodi. Per Mori la Procura oggi ha chiesto 15 anni.
“Questa vicenda – ha detto Di Matteo – sconta una lettura atomizzata dei fatti”. Per i pm sia la mancata perquisizione che la mancata cattura di Provenzano rientrerebbero tra le concessioni che i militari del Ros fecero alla mafia negli anni delle stragi proprio in ossequio alla trattativa. (ANSA).
