Stefano D’Orazio presenta il suo libro

di

03 Dicembre 2012, 13:22

2 min di lettura

CATANIA – “Mi viene in mente che una volta Saverio Marconi mi disse: ‘Vedi Stefano, è importante avere una bella storia da raccontare, ma ogni storia ha un’anima e se non si riesce a tirare fuori quell’anima la storia non vale niente’. Chissà se questa mia storia ha un’anima o se mai gliene spunterà una, ma ammettere di aver stonato, mi sembra una bella partenza.” C’è molto di Stefano D’Orazio in questa frase. C’è l’autoironia, lasensibilità, la curiosità che lo ha portato a cambi di vita repentini. E c’è anche l’essenza più profonda di Confesso che ho stonato, un libro che sarebbe riduttivo definire una semplice autobiografia. Certo, c’è la vita di Stefano e l’incontro che ha segnato la sua di vita e la vita di milioni di fan. C’è la musica – tanta musica – e la creazione di una delle più famose band degli ultimi cinquanta anni, I Pooh. C’è la loro storia, ma raccontata in modo unico. Perché raccontata da uno dei protagonisti e perché raccontata per stonature, per inciampi, per imperfezioni che “forse sono la parte più emozionante di ogni vita”. Ne esce un racconto divertente, ironico, intelligente, mai banale. Pubblico e privato, storia di una band culto e Storia d’Italia s’intrecciano e compiono un puzzle perfetto di ricordi ed emozioni. Per scoprire che, dopo il plateale abbandono dei Pooh – avvenuto nel 2009 con una lettera aperta ai fan – Stefano D’Orazio percorre nuove avventure. Confesso che ho stonato è solo una di queste, ma forse la più coraggiosa, intima e vera. Un omaggio sincero ai tantissimi fan.

Articoli Correlati

Stefano D’Orazio, romano, a sei anni riceve la sua prima batteria. Giovanissimo, entra a far parte de I Sunshines. Nel 1965 si unisce ai Naufraghi e nel 1968 ai The Others & Pataxo. Fonda poi Il Punto e con loro partecipa al Festival di Caracalla. Nel 1971 entra ne I Pooh. Durante la sua carriera suona percussioni, tubolar bells, vibrafono, armonica e flauto. Cantante, autore, editore e manager, con la band raggiunge numerosissimi successi e record. Nel 1983 fonda la First Organization con cui produce dischi di vari giovani artisti tra cui Lena Biolcati,con la quale nel 1986 vince il Festival di Sanremo, il Disco per l’Estate e il Festival di Tokio. Nel 1992 con Varis Casini crea la TamTam Comunication che cura in esclusiva, fino al 2004, tutti i progetti di comunicazione, promozione, pubblicità e produzioni televisive dei Pooh. Nel 2000 fonda il Mast (Musical Actor School Theatre), prima scuola in Italia di teatro e musical. Nel 2009, dopo trentotto anni di successi e amicizia, Stefano D’Orazio lascia i Pooh. Nel 2001 con il Pinocchio di Marconi, di cui con Negrini è autore delle liriche, debutta nel musical. Realizza in seguito Aladin con le musiche dei Pooh che è campione d’incassi della stagione teatrale 2010-2011, segue Mamma Mia con le musiche degli Abba, di cui scrive le liriche italiane e, nell’ottobre del 2012, con le musiche di Roby Facchinetti, debutta con W Zorro.

Pubblicato il

03 Dicembre 2012, 13:22

Condividi sui social