20 Settembre 2019, 18:00
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I pagamenti elettronici sono all’ordine del giorno, ma gran parte della popolazione italiana non li considera un mezzo abbastanza fidato e accessibile: ecco perché il governo sta studiando uno strumento di semplificazione, la ‘carta unica’. Ad anticiparlo al Sole 24 Ore è il sottosegretario al ministero dell’Economia in quota al Movimento cinque stelle, Alessio Villarosa, secondo cui la tessera “sarà una vera rivoluzione”.
L’obbiettivo della carta unica è di raggruppare una serie di strumenti utili al cittadino: carta d’identità, identità digitale, tessera sanitaria e possibilità di attivare conti di pagamento bancari o postali; ne deriverebbero anche le varie applicazioni di ognuno di essi, come l’acquisto di farmaci o l’accesso ai servizi delle pubbliche amministrazioni. Concentrare tutti questi dati in un sola soluzione, però, potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio: da un lato la carta unica potrebbe agevolare la lotta all’evasione fiscale, coprendo tutti i cittadini italiani e rendendo più semplici e tracciabili le verifiche; dall’altro, lo strumento dev’essere supportato dalla giusta tecnologia in termini di protezione dei dati personali, poiché in caso di furto d’identità verrebbero compromessi tutti in un sol colpo.
Lotta all’evasione e rafforzamento della moneta elettronica sono due ‘cavalli di battaglia’ del nuovo governo targato M5s e Partito democratico. La carta unica potrebbe essere la chiave per introdurre l’obbligo, per la pubblica amministrazione, di accettare solo pagamenti elettronici. Il Sole 24 Ore osserva che già oggi, in molte città italiane, gli sportelli dell’anagrafe non accettano contanti; nel mirino del governo giallorosso potrebbe esserci la generalizzazione a tutta la pubblica amministrazione e alle società che forniscono servizi pubblici.
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20 Settembre 2019, 18:00