Stop all’ampliamento | della discarica di Motta

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29 Maggio 2013, 19:41

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PALERMO – L’Assemblea regionale siciliana prende una posizione forte contro la discarica di contrada Tiritì a metà strada fra i comuni di Motta Sant’Anastasia e Misterbianco. Ad essere votata all’unanimità è la mozione presentata dal deputato del Pd Anthony Barbagallo. “Il voto favorevole dell’Ars alla mozione che prevede lo stop all’ampliamento della discarica è una vittoria dei siciliani e dei tanti cittadini e comitati che si battono per il diritto alla salute e ad una adeguata qualità della vita”. La mozione di Barbagallo, sindaco del comune etneo di Pedara, era firmata anche dalla deputata grillina Angela Foti ed è stata votata in modo trasversale. Nella mozione si legge anche che il costo di conferimento dei rifiuti nella discarica catanese è fra i più alti d’Italia, pari a circa cento euro a tonnellata.

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Il provvedimento votato da Sala d’Ercole impegna il governo della Regione e l’assessorato all’Energia a revocare le autorizzazioni per l’ampliamento della discarica del Catanese per 2,5 milioni di metri cubi. Autorizzazioni che erano state concesse nel 2009 che ora il governo si impegna a revocare in autotutela. “Con quelle autorizzazioni si voleva triplicare la discarica esistente – afferma Barbagallo –. Ci siamo battuti per impedire la nascita di un ecomostro incuneato fra due grossi centri abitati, già costretti per anni a convivere con il problema di una bomba ecologica a poche centinaia di metri dalle abitazioni”. In Aula oggi erano presenti i comitati “No discarica” che hanno assistito alla discussione della mozione. “Se oggi abbiamo raggiunto questo importante risultato – prosegue Barbagallo – il merito va ai tanti cittadini, ai comitati, agli amministratori con in testa il sindaco di Misterbianco Nino Di Guardo e ai parlamentari che al di là degli steccati politici si sono impegnati in questa battaglia”. Dopo il via libera alla mozione la palla passa al governo. “Sarà indispensabile affrontare la questione rifiuti nel catanese in modo più ampio – conclude Barbagallo –, prevedendo nel Piano regionale dei Rifiuti l’individuazione di una discarica in un sito alternativo, distante dai centri abitati e adeguiate alle normative vigenti e alle esigenze particolari del nostro territorio”.

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29 Maggio 2013, 19:41

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