04 Agosto 2015, 18:32
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PALERMO – La Procura di Caltanissetta ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta aperta sui tre dirigenti di polizia, Mario Bo, Vincenzo Ricciardi e Salvatore La Barbera, accusati di avere depistato l’indagine sulla strage di via D’Amelio in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della scorta.
I tre, assistiti dagli avvocati Roberta Pezzano e Nino Caleca, all’epoca in servizio nel pool guidato da Arnaldo La Barbera, che indagava sull’eccidio, erano stati iscritti nel registro degli indagati per concorso in calunnia aggravata. Avrebbero imbeccato il falso pentito Vincenzo Scarantino, costringendolo ad accusare persone innocenti. Per la strage sono state condannate all’ergastolo ingiustamente sette persone che, dopo 18 anni di carcere, sono state liberate e attendono la revisione del processo.
A smascherare definitivamente Scarantino è stato il collaboratore di giustizia Gaspare Spatuzza che ha fatto luce sulla fase preparatoria dell’attentato autoaccusandosi e coinvolgendo mafiosi rimasti impuniti. Secondo indiscrezioni, non sarebbero emerse dalle indagini elementi in grado di “individualizzare” le responsabilità dei tre poliziotti, nonostante le pesantissime accuse loro rivolte da Scarantino.
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04 Agosto 2015, 18:32