Politica

Strage di Capaci, “difendere Falcone dai ‘paccottisti'”

di

21 Maggio 2023, 13:02

1 min di lettura

E’ risaputo che ogni domenica mattina, a Roma, apre il mercatino dell’usato di Porta Portese. Ed è risaputo che chi vi si reca a comprare corre il rischio d’essere truffato. Compra un oggetto e poi, a casa, nella confezione trova soltanto un sasso. Nanny Loi ne fece un film, “Pacco, doppio pacco e contropaccotto”, ambientandolo a Napoli.

La storia è vecchia: c’è sempre qualcuno che, per il proprio interesse, prova a vendere qualcosa “abbanniànnu” – reclamizzando – che si tratta di merce ottima; e qualcuno ogni tanto ci casca. Ciò accade anche con la Storia. In essa, accanto a vincitori e vinti troviamo, come successe a Norimberga, chi continua a sostenere i propri torti negandoli.

Questi, i torti, possono essere maturati in miope buona fede, ma possono anche essere stati il frutto di vari padri indecenti: dal carrierismo, alla cieca ostilità ideologica, dal complice depistaggio al miserabile pagnottismo e così via.

Articoli Correlati

Al processo di Norimberga – svoltosi nel 1945-46 – i criminali nazisti si difesero sostenendo, per lo più, che la “Vera Storia” era quella raccontata da loro. La frase è suggestiva e l’aggettivo “vera” è l’attributo che ne facilita, come a Porta Portese, la credulità popolare.

Anche l’anniversario della strage di Capaci e – come la così detta Trattativa – le vicende che vi si possono collegare, porta con sé qualcuno dei rischi narrati da Nanni Loy in quel suo film. E se non si può impedire che ciò avvenga, si può almeno attivare la consapevolezza che ciò può avvenire. E quindi sottrarsi difendendo sé stessi dall’incauto acquisto e, di conseguenza, difendendo la vera memoria di Giovanni Falcone e delle vicende connesse.

Pubblicato il

21 Maggio 2023, 13:02

Condividi sui social