Strage di Monreale, convalidato il fermo di Mattias Conti

Strage di Monreale, convalidato il fermo di Mattias Conti

Al 19enne viene contestato il reato di concorso in strage e detenzione illegale di arma da fuoco
LE INDAGINI
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PALERMO – Il gip di Palermo ha convalidato il fermo di Mattias Conti, il 19enne finito in manette con l’accusa di concorso in strage e detenzione illegale di arma da fuoco.

“Sono molto dispiaciuto per quello che è successo. Spero che le indagini possano chiarire quello che è successo quella sera”. Sono state le dichiarazioni di Conti, riportate dal suo avvocato Francesco Oddo, che lo scorso 27 aprile, avrebbe fatto fuoco tra la folla, insieme a Salvatore Calvaruso, e ucciso tre ventenni di Monreale con cui aveva avuto una violenta discussione.

Il ragazzo si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al giudice. Per gli inquirenti è lui il ragazzo armato ripreso nella notte dell’omicidio. Nessun dettaglio su armi o complici.

Calvaruso è stato fermato il giorno dopo il triplice omicidio. Poi è toccato al terzo componente del gruppo Samuel Acquisto che avrebbe incitato gli amici a sparare.

Conti, qualche giorno fa, dopo essere stato irreperibile si è presentato dai carabinieri che, comunque, erano sulle sue tracce.

Le testimonianze e le immagini

Contro il 19enne, per cui è stata disposta la custodia cautelare in carcere, le immagini delle telecamere di sorveglianza di alcuni negozi e di una banca che si trovano sul luogo della strage e che hanno ripreso il ragazzo mentre faceva fuoco e poi mentre fuggiva con l’arma in mano.

Diversi, poi, i testimoni oculari che hanno riconosciuto in Conti uno degli autori della sparatoria nata, hanno ricostruito gli inquirenti, per un diverbio.

Conti e i due amici, tutti di Palermo, avevano litigato con le vittime, Andrea Miceli, Salvo Turdo e Massimo Pirozzo, tre ragazzi monrealesi, perché questi li avevano invitati a non guidare in modo spericolato lo scooter, visto che le strade del paese erano piene di persone. 

“I ragazzi a bordo di queste scooter quando sono saliti a Monreale, avevano già un atteggiamento aggressivo – ha raccontato la fidanzata di una delle vittime – La lite è iniziata perché Salvatore Turdo a uno di questi soggetti gli diceva di andare piano con lo scooter perché avrebbe potuto fare male a qualcuno, ovviamente in siciliano. Ci sono stati un paio di battute tra Turdo e questo soggetto. Specifico che il soggetto in questione era grasso, abbastanza alto, ed era colui che guidava la moto. Pertanto poi lo stesso, scendeva dallo scooter e iniziava una rissa a colpi di caschi vicino la banca. A un certo punto i ragazzi di Palermo hanno cominciato a sparare”. 

Conti, hanno raccontato i testimoni, avrebbe sparato diversi colpi puntando dritto contro una delle vittime ferite che cercava di fuggire e poi avrebbe alzato le braccia in segno di vittoria.

Le indagini da parte dei carabinieri vanno avanti per risalire agli altri componenti del gruppo che quel giorno partì dallo Zen per arrivare a Monreale.


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