Strangolato a Gela, è giallo | Ai domiciliari ex moglie e convivente

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03 Febbraio 2011, 13:22

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La procura della di Gela ha concesso gli arresti domiciliari a Rosaria Nicosia e Gaetano Biundo, i due amanti 38enni fermati ieri sera con l’accusa di avere strangolato l’ ex marito di lei, Calogero Lo Coco, di 40 anni, al culmine di una violenta lite, avvenuta in una casa della zona balneare di contrada Manfria, a sei chilometri a ovest della città.

All’iniziale movente del delitto passionale si sono aggiunte almeno altre due ipotesi alternative: l’ omicidio preterintenzionale o il decesso per cause naturali. Fermati dai carabinieri e interrogati dai magistrati, i due conviventi hanno fornito la loro versione dei fatti, negando ogni responsabilità e raccontando che in quella casa di via dell’Ibiscus, dove Nicosia, dopo la separazione da Lo Coco, convive con Biundo, ieri sera è arrivato, inaspettatamente, l’ex marito in evidente stato di ubriachezza. Sfondata la porta, avrebbe aggredito con violenza Gaetano Biundo, col quale, di recente, aveva avuto uno scontro per motivi di gelosia.

Ieri sera, durante la colluttazione, l’amante avrebbe tentato di bloccare Lo Coco passandogli le braccia attorno al collo, mentre la donna provava a legargli le mani con una corda e uno spezzone di filo elettrico per immobilizzarlo. Ma all’improvviso, l’ex marito non avrebbe dato più segni di vita. E’ stata la stessa Rosaria Nicosia a chiamare subito il 112 e a raccontare, ai carabinieri giunti sul posto, i particolari dell’aggressione subita. I pm, Vittorio Nessi e Maria Mocciaro, hanno disposto la rimozione del cadavere e ordinato l’autopsia, che dovrà chiarire se Calogero Lo Coco è morto per strangolamento, per infarto o per soffocamento.

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03 Febbraio 2011, 13:22

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