Strano, dopo le parole di La Causa|chiesta la proroga delle indagini

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31 Maggio 2012, 14:05

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Il 23 maggio scorso la Procura di Catania ha chiesto al gip, davanti al quale è pendente una richiesta di archiviazione, una udienza camerale per sollecitare una proroga delle indagini nei confronti del senatore Nino Strano. L’archiviazione era stata sollecitata perché la sua posizione nell’ambito dell’inchiesta ‘Iblis’ era stata ritenuta marginale e ininfluente ma adesso la Procura vuole valutare e verificare le dichiarazioni rese dal neo pentito Santo La Causa. Quello dell’ex assessore al Turismo della Regione Siciliana e attuale senatore di Fli Nino Strano è uno dei nomi dei politici contenuto nei due verbali, coperti da lunghi omissis, del neo pentito Santo La Causa, boss del clan Santapaola, depositati dalla Procura nel processo stralcio che si celebra col rito abbreviato scaturito dall’inchiesta Iblis.

Parlando di soldi che la cosca avrebbe ottenuto per “mettere a posto” il centro commerciale de La Tenutella, il collaboratore fa il nome di Nino Strano che, dice, riferendo cose apprese da altri, quando era assessore comunale, avrebbe favorito “imprese vicine” a un affiliato e in cambio “per i favori ricevuti otteneva somme di denaro”.

Secondo La Causa l’esponente politico si “adoperò per sboccare le autorizzazioni necessarie” al centro commerciale, che ricade nel territorio del Comune di Misterbianco, ma “non sa dire cosa fece”, anche se qualcuno gli fece capire che “agì anche su altri politici per tale scopo”.

“Le dichiarazioni di questo personaggio a me ignoto – aveva detto Strano – non mi preoccupano minimamente in quanto non mi sono mai occupato in alcun modo della vicenda Tenutella, a me altrettanto ignota, né, tanto meno, ho fatto mai favori ad alcuna impresa nel corso della mia lunga attività istituzionale”.

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31 Maggio 2012, 14:05

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