CATANIA – La street art come rinascita. Una moltitudine di colori al posto del grigio monocromatico dei palazzoni di Librino. È qui infatti che uno dei writer più famosi a livello internazionale sta realizzando un grande murale che, una volta terminato, sembra compirà per intero la facciata di uno dei palazzi di viale Moncada. Non sono certo i Silos del porto, ma evidentemente l’artista avrà pensato si potessero abbellire nello stesso modo anche i palazzoni del quartiere dormitorio di Catania che, in tanti modi, tenta di sottrarsi alla fama, negativa, appioppata nei decenni e dalla quale si fa fatica ad affrancarsi.
L’opera del writer è accolta con favore da chi, da anni, opera nel difficile quartiere per strappargli di dosso il marchio di luogo di degrado e criminalità. Come Giuliana Gianino, anima del Talita Kum, associazione di volontariato e centro educativo per ragazzi, nato quasi un decennio fa e da allora molto attivo nel quartiere. “Come già fatto da Antonio Presti anni fa – afferma – che ha iniziato a credere alla bellezza e all’arte come forme di riscatto sociale, così anche un’opera di street art può rappresentare un segnale di quella che è l’anima del quartiere. Ritengo che sia un onore poter osservare un lavoro così bello, un’opera d’arte di un artista internazionale”.
Un nuovo modo per riscattare il quartiere, agli occhi della popolazione tutta, che non penserà più al vialone del quartiere periferico immaginando un fatto di cronaca, ma a un viale Moncada tela a cielo aperto per un artista di fama internazionale. “E’ un segno fortissimo per tutti – prosegue Gianino – e potrà anche attrarre turisti. Insomma – conclude – questa è la strada giusta da percorrere. Questo quartiere non è fatto solo di edifici – spiega ancora – ma è animato dalle persone e ritengo che questa street art possa far capire proprio questo”. Un gesto utile anche per le associazioni che lavorano già sul territorio. “Per il Talita Kum è molto significativo – conclude Gianino – noi, con i nostri ragazzi, crediamo molto nella bellezza, nell’arte e nei colori che usiamo ogni giorno perché rappresentano un’ottima forma di espressione”.
