Strisce blu e parcheggiatori abusivi |Sosta notturna, incassi in aumento

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23 Agosto 2017, 17:13

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CATANIA – I catanesi pare preferiscono pagare un euro alla Sostare per la sosta notturna invece che foraggiare le tasche dei posteggiatori abusivi dislocati in varie zone del centro storico. L’analisi proviene dal confronto degli incassi della partecipata in riferimento alla sosta notturna tra il primo semestre 2016 e quello del 2017. Introiti che sono aumentati esponenzialmente, anche se il costo delle strisce blu è passato da 3 a 1 euro. “Da gennaio a giugno 2016 sono stati incassati circa 90 mila euro, mentre nei primi sei mesi di quest’anno abbiamo già raggiunto 120 mila euro”, afferma il presidente della Sostare, l’avvocato Luca Blasi. Una risposta dunque, anche se indiretta, all’abusivismo. Intanto è ripartita l’escalation di atti vandalici ai danni dei parcometri della Sostare: in meno di 24 ore sono state fatte esplodere due colonnine. Le indagini sono in corso e non ci sono piste privilegiate. Ma tra le ipotesi da vagliare potrebbe esserci quella di una ritorsione da parte dei parcheggiatori abusivi che potrebbero aver ingaggiato baby criminali minorenni per distruggere i parcometri. Ma questo sarà l’esito dell’inchiesta a chiarirlo.

Torniamo ai conti della Sostare. Il trend positivo non riguarda solo la sosta notturna ma riguarda anche altre voci del conto economico semestrale. “Gli incassi del parcheggio Pino – afferma Blasi – sono passati da 18 mila euro del primo semestre 2016 a 32 mila euro per i primi sei mesi 2017”. “Alla data del 30 giugno 2017 abbiamo contabilizzato un utile di 890 mila euro”, spiega il presidente della Sostare. “Qualcuno forse dirà che questo dato è frutto dell’aumento del costo della sosta ogni ora, da 75 centesimi a 87 centesimi. Mi preme evidenziare – afferma Blasi – che questo nuovo prezzo ha inficiato sulle entrate di 200 mila euro, nei primi sei mesi del 2016 gli incassi sono stati di 2 milioni e 700 euro, nello stesso periodo quest’anno sono stati di 2 milioni e 900 mila euro”.

Luca Blasi, da un anno al vertice della Sostare, ha voluto rivoluzionare la parte relativa al recupero delle penali, un servizio che era affidato a consulenti legali esterni con un costo per l’azienda superiore ai 140 mila euro l’anno. “Abbiamo internalizzato il servizio e affidato la parte legale a un giovane avvocato dopo una selezione di curriculum”, spiega il Presidente. La strategia aziendale ha portato a un notevole risparmio. “Nei primi sei mesi del 2016 erano stati spesi 77 mila euro – illustra Blasi – da gennaio a giugno di quest’anno abbiamo sostenuto costi per 3 mila e 600 euro. Avevano criticato la mia scelta dicendo che questo avrebbe portato a un decremento della riscossione – aggiunge il vertice della Sostare – ma invece non solo abbiamo risparmiato ma i numeri parlano di un aumento della riscossione. Siamo passati infatti dai 400 mila euro del primo semestre 2016 a 460 mila nei primi sei mesi del 2017”. L’unico ramo d’azienda che è rimasto in passivo è quello della rimozione. “Anche se i proventi sono aumentati il settore rimane in perdita, ma su questo stiamo avviando una serie di azioni che dovrebbero portarci a un abbattimento dei costi”, spiega Blasi. Contenimento nei costi anche per quanto riguarda il personale con una precisa “razionalizzazione”. E su questo fronte, inoltre, Blasi spiega: “Abbiamo avviato un monitoraggio per verificare le percentuali di assenteismo”.

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Il presidente di Sostare guarda al futuro pensando a “nuovi investimenti” che possano portare ad un rilancio dell’azienda. Il bilancio 2016 si è chiuso con un utile di 161 mila euro ed inoltre sono stati ristabiliti i fondi di riserva che erano stati azzerati. “Abbiamo accantonato nel bilancio 2016 150 mila euro per il fondo di svalutazione crediti e 405 mila euro per il fondo rischi”, dichiara l’avvocato Blasi.

Parlavamo di investimenti. Blasi guarda all’informatizzazione sia per gli strumenti in dotazione agli ausiliari ma anche per quanto riguarda i mezzi di pagamento a disposizione dell’utente. “L’obiettivo di questo percorso è quello di avere un app indipendente affinché i catanesi possano pagare la sosta senza costi aggiuntivi”. L’altro importante investimento riguarda quello di rinnovare le colonnine Sostare. “Intanto abbiamo riscattato tutti i parcometri e quindi abbiamo azzerato i costi del canone che ammontavano a 400 mila euro l’anno. Quello di rinnovo sarà un processo graduale, vorrei partire con l’installazione di colonnine che permettono il pagamento elettronico nelle zone commerciali, come quello di Corso Italia”, dice Blasi.

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23 Agosto 2017, 17:13

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