01 Ottobre 2014, 13:28
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PALERMO – Misilmeri si mobilita per ottenere il ripristino degli abbonamenti per gli studenti pendolari che frequentano i licei di Palermo. Si tratta di circa un migliaio di ragazzi. Da quando il Comune ha interrotto la convenzione con la Sicilbus, la spesa è ricaduta interamente sulle famiglie, che non hanno più il diritto al rimborso, riconosciuto sulla base delle effettive presenze dei figli tra i banchi degli istituti scolastici. Martedì 7 ottobre un corteo di studenti, famiglie, sindacati partirà alle 9,30 da piazza Fontana Nuova ed è previsto un incontro con i commissari straordinari del Comune. Per chiedere che il servizio soppresso sia garantito, sono state già raccolte 2mila firme, depositate in Prefettura, al comando dei Carabinieri e al Comune di Misilmeri.
I genitori stanno presentando le diffide per gli abbonamenti anticipati del periodo gennaio-maggio 2014, mai rimborsati dal Comune. Il costo dell’abbonamento mensile a persona è di 66 euro, sabato compreso. “Chiediamo il rispetto del diritto allo studio e dell’obbligo scolastico. Chiediamo all’amministrazione di non abbandonar le famiglie e di ripristinare un servizio essenziale per la crescita culturale, sociale ed economica del paese”, scrive in una nota il comitato pro abbonamenti di Cgil, Cisl e Uil. I genitori si lamentano anche perché pagano, a loro spese, per un servizio che non è adeguato: i figli escono dalle scuole all’una e l’arrivo a casa è garantito per le cinque del pomeriggio. “Molte famiglie con più figli non possono sobbarcarsi anche questa spesa. Si sta riscontrando un aumento dei casi di abbandono scolastico – dichiara Marcello Fascella, segretario della Camera del lavoro di Misilmeri – La gente chiede il riconoscimento dei soldi anticipati per l’anno scolastico appena concluso, circa 300 euro per ogni studente. Soldi dovuti perché il Comune aveva già incamerato gli originali dei pagamenti. E le famiglie sono rimaste invano in attesa dei rimborsi”. Nel bilancio di previsione il Comune ha inserito di nuovo la voce trasporto alunni, con lo stanziamento di 150 mila euro su un costo totale di circa 340 mila euro, coperto per la restante metà dalla Regione. Ma la voce non esiste in uscita. “Valuteremo con i commissari se esistono proposte alternative, accettabili dai genitori. Magari anche una graduatoria per fasce di reddito – aggiunge Fascella -. Il Comune è obbligato dalla legge a prevedere il servizio del trasporto alunni fuori sede. I commissari devono chiarire cosa intendono fare”.
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01 Ottobre 2014, 13:28